
Il Giudice dell’Ottava Corte di giustizia peruviana, accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero ha deciso di rinviare l’udienza di comparizione della first lady della nazione, Lilia Paredes, accusata di riciclaggio di denaro e organizzazione criminale. L’udienza è stata rinviata al 5 settembre su richiesta degli avvocati difensori per problemi di salute della consorte del presidente Pedro Castillo, che nel frattempo non potrà espatriare. «L’udienza della First Lady è stata riprogrammata. Il diritto alla difesa deve essere garantito entro un termine ragionevole. L’udienza è stata convocata dall’oggi al domani per discutere di una richiesta di chiarimenti di oltre 2.000 pagine”, ha dichiarato l’avvocato difensore della Paredes, Benji Espinoza. La Procura oltre al ritiro del passaporto, ha chiesto l’impedimento di lasciare il Paese per 36 mesi per la first lady, i suoi fratelli David e Walter Paredes, e l’imprenditore Hugo Espino, tutti indagati per i presunti reati di riciclaggio di denaro e attività criminale. Lilia Paredes è sospettata di coordinare una rete per l’affidamento di lavori per la realizzazione di opere pubbliche in cambio di “congrue bustarelle” in complicità con diversi uomini d’affari e funzionari, nonché con la figlia adottiva della coppia presidenziale, Yenifer Paredes, tuttora in custodia cautelare. Da parte sua il presidente Pedro Castillo, visto l’interesse della Procura di indagare sua moglie, ha detto che dimostrerà che la sua famiglia non ha rubato “un solo centesimo” al Perù. Un’altra pesante tegola caduta sul capo del Presidente dopo essere stato per ben due volte accusato di impeachment, accuse entrambe respinte dal voto espresso dal Consiglio.