
di Giannino Ruzza
Nella città di Ankang situata nella provincia centrale dello Shaanxi, produrre peluche rappresenta il sostentamento quotidiano. Il complesso industriale è composto da 112 aziende che oltre alla produzione, garantiscono la materia prima e altri elementi ausiliari. Molti dei prodotti cinesi che vengono commercializzati nei paesi occidentali hanno in comune l’etichetta con la scritta Made In China, e i peluche non sfuggono a questa realtà. Quello che per una ragazza in tutto il mondo è motivo di gioco, emozione e persino compagnia, per migliaia di cinesi nella città di Ankang, questi giocattoli, progettati da professionisti cinesi e stranieri, arrivano sul mercato dopo aver superato un rigoroso controllo di qualità che cerca di garantire la protezione dei bambini e dell’ambiente, attraverso l’uso di materiali antiallergici e poco inquinanti. Questo emporio, che secondo i dati ufficiali nel 2021 ha prodotto più di 107 milioni di dollari, dà lavoro ad almeno 3.300 persone, delle quali 378 sono uscite dalla povertà. Gli operai che uniscono i pezzi dei peluche con le loro macchine da cucire guadagnano circa 400 dollari al mese, reddito che può aumentare in base alla produzione e alle ore lavorative. Sforzi che portano alla realizzazione ogni anno di milioni di peluche a forma di orsetto, senza contare il resto della gamma dei prodotti. Secondo i direttori del complesso industriale, il 90 per cento di questa merce è destinata all’esportazione per adempiere agli impegni assunti con grandi aziende occidentali come Disney e Universal.