
in breve…
Per coloro che non ne hanno mai sentito parlare, Frederick Engels, è stato un eminente rivoluzionario e teorico comunista, morì il 5 agosto 1895 a Londra, in Inghilterra. Questo tedesco nato a Barmen, in Renania, nel 1820 in una famiglia benestante, conservatrice e religiosa, lasciò in eredità all’umanità una delle correnti ideologiche più progressiste della storia. Imprenditore industriale, amava lo champagne e si divertiva a cacciare le volpi. Aveva una vita doppia: camminava tra i ricchi capitalisti, ma viveva anche tra la classe operaia e gli indigenti. La sua grande amicizia, all’inizio contrastata, con Karl Marx lo guidò nella lotta dell’emancipazione di tutti i lavoratori.
Le cinque curiosità
Forte attrazione per le arti
Engels in gioventù era un ballerino, un apprendista cantante, un viaggiatore e importava persino letteratura politica vietata. Fin da bambino scriveva con passione e denunciava le ingiustizie riportate in un copione di un’opera per bambini, dove un’oligarchia corrotta veniva sconfitta.
L’amore è l’influenza di Mary Burns lo ha portato a guardare al proletariato
A Manchester Engels conobbe il suo primo grande amore: Mary Burns, che gli mostrò anche una vita proletaria e persino immigrata (lei stessa era figlia di proletari e di immigrati irlandesi). Burns era una donna inglese di origini irlandesi, originaria di quel mondo poco conosciuto per il giovane tedesco, è stata lei ad aprire le porte a quel mondo che lui era ansioso di scoprire.
Ha disegnato un ritratto di se stesso
Uno dei suoi ritratti più noti è stato disegnato da lui stesso. Inoltre, ha disegnato scene nelle fabbriche operaie con lavoratori che lottano per i loro diritti.
Morto di cancro esofageo
Friedrich Engels morì il 5 agosto 1895 di cancro all’esofago. Quel giorno il suo cuore si fermò a causa del deterioramento fisico lasciato dalla malattia.
Segretario della Prima Internazionale
Fu scelto come segretario della Prima Internazionale per vari paesi europei. Da quella posizione ebbe diversi confronti con coloro che non condividevano il marxismo. Mijail Bakunin, anarchico, era uno dei suoi obiettivi principali, le cui idee libertarie e la sua concezione dell’Internazionale come mero coordinatore di organizzazioni nazionali furono respinte.