
E’ partita per l’Albania la salma di Brunilda Halla, da tutti conosciuta come Bruna, la donna di 37 anni uccisa il 25 maggio scorso, davanti alla porta della sua abitazione, in via Tenente Alessandrello, a Vittoria. Prima di restituire il corpo alla famiglia, era stata eseguita l’autopsia.
In Albania saranno celebrati i funerali e lì verrà tumulata.
Il Sostituto Procuratore di Ragusa, Francesco Riccio, ha chiesto l’incidente probatorio per raccogliere la testimonianza di un minore che ha assistito all’omicidio. In questo modo si potranno cristallizzare il racconto del testimone, in vista della fase processuale. Nel frattempo, l’imputato, un ventottenne vittoriese, resta in carcere. Gli avvocati difensori, Franco e Teresa Vinciguerra, hanno chiesto la perizia psichiatrica. Pare che il giovane non conoscesse Brunilda Halla. Avrebbe colpito forse in modo casuale, dopo essere uscito dalla sua abitazione che si trova poco distante dalla casa della sua vittima. Davanti ai giudici ha detto di essere stato bullizzato ed emarginato dai vittoriesi e di avere voluto, per questo, vendicarsi.