La Procura della Repubblica di Ragusa ha ufficialmente indagato otto consiglieri comunali di Vittoria, ipotizzando il reato di “falso ideologico commesso da privati in atto pubblico”. L’ufficializzazione arriva per via della notifica dell’avvico si conclusione delle indagini agli interessati, eletti nell’ottobre 2021, ma che avrebbero dichiarato il falso in merito alla loro situazione di compatibilità con la nuova carica elettiva.
Prima dell’insediamento, a tutti i candidati era richiesta una dichiarazione riguardante la situazione di compatibilità e, in particolare, di non avere pendenze finanziare con il Comune (tasse, tributi o multe non pagate). Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza e coordinate dalla Procura della Repubblica di Ragusa, avrebbero, invece, accertato che gli otto avevano dichiarato il falso: al momento in cui avevano sottoscritto la dichiarazione avevano ancora debiti con il comune. Gli iscritti nel registro degli indagati erano dapprima nove: ma uno dei consiglieri ha potuto dimostrare di non avere mai ricevuto la notifica di una multa di appena 62 euro che gli era stata comminata. Non era quindi a conoscenza di quel debito che ha subito pagato appena lo ha appreso. Per altri consiglieri, invece, si tratterebbe di tasse comunali non pagate, almeno fino al momento in cui era stata sottoscritta la dichiarazione non veritiera. Gli indagati hanno a disposizione 20 giorni di tempo per visionare gli atti, formulare le memorie difensive o chiedere ulteriori approfondimenti d’indagine. Subito dopo la Procura potrà richiedere il rinvio a giudizio.