
Ieri sera, in chiesa Madre, i fedeli hanno potuto assistere, dopo due anni dall’avvio dell’emergenza sanitaria, all’atteso rito della “scinnuta” del simulacro di San Giuseppe dalla cappella dell’altare maggiore. Alla presenza di tanti devoti si è rinnovato un passaggio tradizionale che segna l’avvio dei festeggiamenti in onore del Patriarca. E’ stato il vicario parrocchiale, il sacerdote Francesco Mallemi, a elevare al cielo una preghiera comunitaria ricordando che quello della “scinnuta” non è solo un momento folkloristico ma anche una fase delle celebrazioni ricca di significato, ricordando anche le vittime dei vari conflitti bellici. Di grande intensità il supporto musicale del coro “Regina coeli”. Il rito era stato anticipato dallo sparo di 19 colpi a cannone e dal suono a distesa delle campane. Il triduo patirà da giovedì 17 marzo e sarà predicato da padre Salvatore Cannata che a Giarratana ha lasciato un grandissimo ricordo di sé.