
Dichiarata la morte cerebrale del 17enne di Noto raggiunto al capo martedì scorso da un proiettile partito da una pistola. A pronunciare la diagnosi di morte cerebrale la commissione medica che ha eseguito gli accertamenti nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Garibaldi Centro di Catania, dove il giovane era stato ricoverato. Sullo sfondo di questo efferato episodio di violenza, accaduto in tarda serata, pare sia stata una lite tra famiglie rom stabilitesi negli anni ‘50 alla periferia della città. Via Platone si trova nel cuore di contrada Arance dolci, quartiere abitato ormai prevalentemente da famiglie di questo gruppo etnico che proprio a Noto ha la sua comunità più numerosa. Fino ad ora, non è giunto da parte dei famigliari del giovane il consenso all’espianto degli organi.
Siracusa conferirà nelle prossime ore l’incarico per l’autopsia sul 17enne di Noto. L’esame medico legale potrebbe essere eseguito domani nello stesso nosocomio del capoluogo etneo. Proseguono intanto le indagini dei carabinieri sulla sparatoria. Il fascicolo aperto dalla procuratrice Sabina Gambino, che adesso ha come reato contestato l’omicidio, è al momento senza indagati.