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M5s ibleo interviene sulla Srr di Ragusa e i bandi del Pnrr

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I consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle della provincia di Ragusa hanno formalizzato, nei rispettivi Comuni, la presentazione di una interrogazione per sollecitare le varie amministrazioni locali a intervenire nei confronti della Srr Ato 7 Ragusa e, in particolare, del presidente della stessa società, l’attuale sindaco di Ragusa. Ecco perché, nel Comune capoluogo, l’interrogazione al doppio destinatario, sindaco e presidente della Srr, ha avuto di fatto lo stesso soggetto, l’avvocato Giuseppe Cassì.

I consiglieri comunali di Ragusa che hanno sottoscritto l’interrogazione sono Sergio Firrincieli, Giovanni Gurrieri, Antonio Tringali, Alessandro Antoci e Zaara Federico. A Modica, Marcello Medica. A Comiso, Patrizia Bellassai. A Scicli, Concetta Morana. A Vittoria, Valentina Argentino. Ad Acate, Roberta Cavallo, Alessandro Carrubba, Concetta Celeste e Giovanni Occhipinti. Ma quali sono di fatto le richieste contenute nel documento ispettivo? E perché tutti i Consigli comunali in cui si registra la presenza di un esponente dei Cinque Stelle sono stati interessati dalla sua presentazione? “Il ministero della Transizione Ecologica – è spiegato – ha recentemente pubblicato i decreti contenenti i criteri di selezione per i progetti relativi a raccolta differenziata, impianti di riciclo e iniziative “flagship” per le filiere di carta e cartone, plastiche, Raee e tessili. Il 15 ottobre scorso sono stati resi pubblici anche gli avvisi per la presentazione delle proposte progettuali. Nell’ambito del cosiddetto Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), infatti, sono stati previsti (tra gli altri) circa 1,5 miliardi di euro per la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e l’ammodernamento di impianti esistenti”.

“Le attività finanziabili – continua ancora il documento – sono state suddivise in tre linee di intervento: linea d’intervento A – miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani; linea d’intervento B – ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata; linea d’intervento C – ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali assorbenti ad uso personale (Pad), i fanghi di acque reflue, i rifiuti di pelletteria e i rifiuti tessili. Considerando che i destinatari dei finanziamenti sono gli Egato operativi, ovvero le Srr, si richiede quali azioni l’Ato 7 stia ponendo in atto, o abbia intenzione di porre in atto, per usufruire dei contributi a fondo perduto citati. I bandi pubblicati, infatti, prevedono la realizzazione di una serie di interventi indubbiamente utili per il territorio ragusano (tra cui si citano a titolo di esempio centri per il riuso, isole ecologiche e software gestionali) e sicuramente meritevoli di essere presi in considerazione e proposti come oggetto di finanziamento. Tenendo in considerazione che le richieste per l’accesso ai fondi si possono presentare entro febbraio 2022, ai fini di una celere e fattiva presa di posizione da parte della Srr, sono state sollevate delle domande riguardo a tutte le azioni che si stanno predisponendo atte ad assicurare il tempestivo vaglio delle migliori opzioni per la nostra comunità e conseguente presentazione delle proposte progettuali correlate”.

Fin qui la richiesta congiunta. Che fa riferimento a finanziamenti in procinto di arrivare grazie al Governo Conte, soldi che non è possibile fare perdere anche in termini di ricaduta economica sui territori. Adesso, però, si dovranno valutare le risposte da parte della Srr e soprattutto l’intenzione e la volontà concreta di partecipare con profitto ai bandi in questione.

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