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Modica. Si è riunito il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile

Tempo di lettura: 2 minuti

Si è riunito il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile coordinato dal Sindaco di Modica, Ignazio Abbate. La riunione è stata organizzata visto l’approssimarsi della stagione invernale e considerate le previsioni meteo per la prossima settimana che annunciano una forte ondata di maltempo. L’incontro è servito a rodare i meccanismi già collaudati da anni e a fare un check up completo di uomini, attrezzature e mezzi a disposizione dell’intera macchina dei soccorsi. La cittadinanza è invitata, qualora non l’avesse già fatto, a registrarsi sull’app Alert System (https://registrazione.alertsystem.it/modica) per essere sempre aggiornata in tempo reale su eventuali situazioni critiche e sui comportamenti da tenere. A questo riguardo è raccomandato ripassare le avvertenze contenute nel vademecum on line (http://www.protezionecivilemodica.eu/) con le tavole del piano di Protezione Civile, le mappe di Modica e i percorsi verso le aree di raccolta. Uno strumento utile a fronteggiare eventuali calamità. “Vedendo le immagini che arrivano da Siracusa, sferzata da una fortissima e anomala ondata di piogge torrenziali, ci accorgiamo ancora di più di quanto sia indispensabile essere dotati di una collaudata macchina dei soccorsi – spiega il sindaco -. In questi anni abbiamo dovuto affrontare ogni tipo di intemperie, dalla neve alla grandine, dalla pioggia al terremoto. In ogni occasione i nostri uomini, grazie al loro spirito di sacrificio, si sono comportati egregiamente prestando soccorso in condizioni spesso al limite. La riunione è servita a farci trovare pronti all’occorrenza perchè le conseguenze di farsi trovare impreparati possono essere catastrofiche. Nelle settimane scorse abbiamo effettuato una operazione di pulizia degli alvei dei torrenti e canali per evitare che le piogge li possano intasare di detriti. Invito tutti i modicani a registrarsi su alert system e a consultare il vademecum consapevoli che ci sono già tante persone che stanno lavorando per tenerli al sicuro da qualsiasi pericolo”.

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3 commenti su “Modica. Si è riunito il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile”

  1. Se dal cielo vengono giù 200 e passa mm di acqua non c’è riunione che tenga…
    Lo stesso vale per un evento di magnitudo 6/7…
    La nostra città è molto “vulnerabile” per incuria e cecità amministrativa preventiva.

    Per come è stato regimentato il Pozzo dei Pruni, in particolare dopa il nubifragio del gen 2017, una “bomba d’acqua”, ritornerebbe a fare scivolare a valle i “rolling stones” e le vibrazione sonore terrorizzerebbero i cittadiini.
    A nulla è servito l’infausto nubifragio, al re Gnaziu ed al sui fidi scudieri dell’UTC.
    L’aver fatto sistemare l’alveo, dal “recidivo reo” imprenditore con il riempimento di sassi i cassoni, nei fatti ha aggravato la vulnerabilità del punti critici della città.

    Il ponte Mulinelli, È e sarà il tallone di Achille di Modica..
    Almeno fino a quando non vengano adottato provvedimenti oculati e sperimentati sul campo ( Idraulica docet ).
    Il Genio Civile ha nei decenni passati, chiuso gli occhi, ora continua a girarsi dall’altra parte..
    Dovrebbe sovrintendere su un “pavido”torrente” che all”occorrenza si trasforma in un mostro distruttivo.

  2. Decenni fa un “signor”architetto” devio l’alveo del torrente, per ricavarne una spaziosa “area di golena” dove erigere maestosi edifici.
    Il Genio Civile chiuse gli occhi…
    Ed ha volto il capo all’ indietro nell’opera di sistemazione dopo il 2017 dell’alveo.

    Non saranno mai le preghiere e gli incontri autoreferenziali di un re ( Gnaziu ) e dei suoi fidi scudieri ( geometri. Ingegneri ed architetti ) a contenere il flusso in piena del fatidico torrente.

    La”cina” ( non lo stato ) travolgerebbe i cassoni mal riposti e con egregia maestria riuscirebbe ad accatastarli a diga all’imboccatura del canalone.
    Ed in questa rapida e violenta azione, il formarsi a diga, potrebbe concorrere lo scivolamento a valle dei “rolling stones” dal costone S.Marco Mista sopra stante.
    È accaduto una volta, e statisticamente potrebbe riaccadere..
    Tutto si scatenerebbe con delle precipitazioni di copiose idrometeore, che nell’arco di 24h, o meno, innescherebbe un’ondata di piena devastante.
    Nel 1902 furono 314 mm ( 314 litri per metro quadro ) di idrometeore.
    Negli anni precedenti anche meno dei 200 mm.
    Nel 2017 furono 147 mm a fare sondare il torrente, ma in questo caso furono a verificarsi condizioni antropiche particolari.

    Se un evento si verifica, vi sono probabilità che possa ripresentarsi.
    Ed essendosi già riproposto in più occasioni, notevoli le probabilità che possa riaccadere.

  3. Ad evento alluvionale finito, neppure la Madonna, tanta venerata dal re e dai suoi scudieri, riuscirebbe a fermare la sonora e repentina scarica di pedate sul deretano per spingerli nelle stanze ammuffite delle celle del Castello.
    Pregate pregate…se ciò vi tranquillizza…..

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