
I beneficiari dei progetti della cooperativa sociale Proxima Ragusa, vittime di tratta e di sfruttamento, sono tornati a trovare gli addetti degli orti sociali che la stessa Proxima sta coltivando in via Grazia Deledda, su un appezzamento di terra concesso in comodato d’uso gratuito dal Comune di Ragusa. La piacevole passeggiata in campo aperto tra le colture degli orti sociali si è trasformata in una fonte d’ispirazione per la preparazione di un gustoso piatto tipico della cultura nordafricana, il cous cous. “I nostri assistiti – affermano dalla cooperativa Proxima – si sono messi subito al lavoro per preparare questa esotica ricetta. Hanno messo in una pentola della carne di vitello con un filo d’olio, poi della cipolla tagliata finemente, quindi del pomodoro grattugiato e una spolverata di sale, zenzero, curry e pepe nero. Una volta ben rosolata la carne, hanno aggiunto due litri d’acqua facendo cuocere il brodo per un paio d’ore. Quindi, hanno pulito e sbucciato carote, patate e zucchine, raccolte nei nostri orti sociali, che hanno aggiunto al brodo tagliate a metà. Dopo circa un’ora di cottura, alla fine hanno aggiunto del latte. Quindi, una volta pronto, il tutto in una ciotola capiente, hanno aggiunto il brodo al cous cous fino a ricoprirlo, lasciandolo riposare per circa cinque minuti. Poi, hanno guarnito con carne e verdure e, in pratica, il piatto è risultato pronto”. Il cous cous è stato reso ancora più speciale dalle verdure coltivate nei campi degli orti sociali con l’innovativo sistema dell’acquaponica che numerose soddisfazioni sta regalando, per la genuinità e la sostenibilità dei relativi prodotti, agli addetti ai lavori.