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Pancho Villa, meglio conosciuto come il Centauro del Nord

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Nel 97° anniversario dalla morte, ricordiamo oggi, una delle figure più famose della storia del paese latinoamericano, assassinato in un agguato a Hidalgo del Parral, Chihuahua, Messico. Pancho Villa era di origini umili e una formazione scolastica limitata, difficoltà che tuttavia non gli impedirono di battersi per le sue convinzioni. Nel 1910 si unì a Francisco Madero per combattere la dittatura instaurata da Porfirio Díaz. Fu così che dimostrò di avere un’innata capacità per la battaglia. L’ardore nel combattimento e la sua decisione di aiutare a tutti i costi i contadini, restituendo loro le terre che gli erano state sottratte dalla dittatura porfiriana, gli valsero l’epiteto di “Centauro del Nord”. Fu così coraggioso che in sei mesi riuscì a esautorare   Porfirio Díaz, contribuendo al trionfo della rivoluzione messicana. Dopo l’assassinio del compagno rivoluzionario Francisco Madero, Pancho Villa si alleò con le truppe di Venustiano Carranza contro il generale Victoriano Huerta. La presa di Zacatecas nel 1914 fu decisiva per sconfiggere il regime di Huerta. Assieme a Emiliano Zapata, il 6 dicembre 1914 prese Città del Messico. Gli storici messicani concordano sul fatto che Pancho Villa sia l’unico latinoamericano che ha guidato un’invasione degli Stati Uniti. Il 9 marzo 1916, infatti, alla testa di circa 600 soldati della sua famosa Divisione Nord, attaccarono la città di Columbus, New Mexico, che faceva parte degli Stati Uniti. La controffensiva statunitense non si fece attendere con l’invio di 10 mila uomini senza riuscire, però, nell’intento di catturare Pancho Villa. L’attacco sferrato dal rivoluzionario a Colombo ha contribuito a massimizzare il suo mito di Centauro del nord e ha incoraggiato il rapporto conflittuale dei messicani con i loro vicini del nord. La leggenda legata alle imprese di  Pancho Villa, finì per interessare Hollywood che aveva pensato di produrre un film che mostrasse Pancho nel bel mezzo delle sue battaglie. Una proposta cinematografica che si concretizzò nel gennaio 1914 in cui firmò un accordo per farsi riprendere durante la sue azioni belligeranti in cambio di 25.000 dollari, che il rivoluzionario avrebbe poi utilizzato per acquistare armi. Le riprese dei combattimenti che diventavano ogni giorno sempre più realistici e pericolosi, indussero la produzione (che si accorse che non c’era una storia) a combinare le gesta del rivoluzionario come avvenimenti di fantasia. Il film girato interamente nel territorio messicano, proiettato nelle sale nel 1914, fu un mezzo disastro economico, e del quale esistono solo alcuni frammenti dell’originale.

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