
I militari della Tenenza di Modica hanno individuato sei esercizi commerciali di Modica e Scicli e riconducibili a due società gestite da una famiglia modicana, dove, in esecuzione di un provvedimento di perquisizione e sequestro disposto dalla Procura della Repubblica di Ragusa, sono state rinvenute e sequestrate oltre 20.000 confezioni di cioccolato fraudolentemente riportanti la denominazione “Cioccolato di Modica”, di cui circa 6.000 recanti illecitamente, altresì, il marchio I.G.P. “indicazione geografica protetta”, per un valore commerciale di oltre 50.000 euro. Il 15 ottobre 2018 era stato emanato un Regolamento Europeo che ha reso quello di Modica il primo cioccolato I.G.P. riconosciuto in ambito comunitario e ne ha definito le caratteristiche organolettiche, i relativi metodi di produzione ed il piano dei controlli ai quali la filiera produttiva ed il prodotto devono essere sottoposti, affinché possa essere identificato con il marchio I.G.P.. Inoltre, a tutela dei consumatori e a comprova dell’esistenza di una filiera produttiva controllata, ogni confezione di “Cioccolato di Modica” deve presentare uno specifico logo ritraente in modo stilizzato la “Valata ra ciucculata” e il “Pistuni” (ossia lo spianatoio a mezzaluna e il mattarello cilindrico in pietra usati tradizionalmente nella lavorazione a mano della massa di cacao), il marchio “I.G.P.” ed un’etichetta riportante un numero progressivo assegnato dall’organismo di controllo “C.S.Q.A.”, appositamente autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. L’attenta analisi di contesto condotta dalle Fiamme Gialle modicane – i cui esiti sono stati posti all’attenzione della locale Procura della Repubblica che ha disposto mirate indagini al riguardo – ha consentito di portare alla luce una frode in commercio perpetrata mediante l’illecito utilizzo della denominazione “Cioccolato di Modica” e la contraffazione del marchio I.G.P. che contraddistinguono il famoso prodotto dolciario che ha contribuito in modo determinante alla crescita della fama della città di Modica, ormai riconosciuta in tutto il mondo come la “città del cioccolato”.
I rappresentanti delle due società sono stati segnalati alla locale Procura della Repubblica per i reati di “Frode nell’esercizio del commercio”, che prevede la pena della reclusione fino a due anni e la multa fino a 2.065 euro, e di “Contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari”, che prevede la pena della reclusione fino a due anni e la multa fino a 20.000 euro.
8 commenti su “Maxi sequestro di cioccolato di Modica con falso marchio IGP”
Certamente poco furbi i commercianti che pensavano di farla franca. Non entro nel merito del perchè lo abbiano fatto o meno, contraffare è sempre sbagliato, e la multa sarà salata. In fondo, che senzo ha scrivere IGP su un prodotto che di protetto non ha nulla? Qualsiasi produttore con un po’ di grana (anche poca) può comprare la massa di cacao più scadente del mondo, o peggio, di qualche produttore che sfrutta i lavoratori, mettersi a casa propria (purchè sia a Modica eh) e fare cioccolato, magari creando gusti con aromi che sono naturali come le lacrime di Barbara D’Urso. Anche perchè, basta farsi 2 conti, come fa una tavoletta a costare 1 euro e 50 (prezzo di tanti piccoli negozi presenti a modica)? Che c’è messo dentro?
Ma poi l’articolo che cita: “Inoltre, a tutela dei consumatori e a comprova dell’esistenza di una filiera produttiva controllata” ma cosa controlla di preciso preciso? DI sicuro non la materia prima e i prezzi che sviliscono il prodotto.
Questa non è tutela dei consumatori, è tutela dello stesso Consorzio di tutela che deve garantirsi entrate.
Saluti
Il cioccolato di Modica lo porto con orgoglio ai parenti, ma a questo punto mi domando: che cosa ho portato loro? Non ci si può mai rilassare a questo mondo.
Stai a vedere che ora qualcuno inizia a ricredersi su bolli, bollini, attestazioni, francobolli e fissariati vari..?
Ogni cosa a suo tempo, ogni nodo al suo pettine.
Ma il reato è aver contraffatto il.logo del.Igp o di aver venduto Ciccolata di Modica senza far parte.del circuito Igp? o di aver messo Cioccolata di Modica fatta a Modica con le ricette Modicane, ma senza il bollino Blu?
Be, a essere sincero il sapore era uguale. Certo il Consorzio…….
Il consorzio dovrebbe anche vietare ai produttori di vendere cioccolato di Modica al lidl a prezzi stracciati … e qualche pezzo grosso del Consorzio ci va a fare pure la spesa! Anche questo è vergognoso.
Il “pezzo grosso” abita li vicino, e non puoi vietargli di fare spesa.
Ne puoi impedire ad un produttore di commerciare il suo prodotto.
Io vorrei capire cosa sta accadendo all’interno del CTCM?
Da quando si è avvicendati il nuovo presidente aleggiano malumori e alcuni soci si sono tirati fuori..
Esiste un sistema anticontraffazione economico e sicuro al 100% si chiama
LAB-GO ….www.lab-go.com