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Il modicano Molé a World Class Italia con #Nostress

Tempo di lettura: 2 minuti

Anche quest’anno, per la seconda volta consecutiva, il modicano Simone Molè farà parte del gruppo di pochi eletti che si contenderà il titolo di “World Class Italian Bartender of the year”. La competizione conta i migliori 50 bartender dello stivale che presenteranno il loro progetto #Beepositive.

Chi sei ?
Simone Molé, classe 1990, nato a Modica e cresciuto per il mondo. Ho lasciato la scuola a 14 anni per iniziare a dedicarmi al lavoro nel bar dei miei zii. La voglia di intraprendere il cammino dietro un bancone è stata forte e così ho iniziato un lungo percorso, fatto di bar, cocktails, onde, musica e amici. Ho avuto la fortuna di girare tutta l’Italia, sono stato per due anni in Australia, ho girato l’Asia per tre mesi con uno zaino. Queste sono state le tappe che hanno modellato il mio spirito e la mia mentalità. Oggi ho 31 anni e dopo 17 anni posso dire che da ragazzino semplice e umile lavapiatti, sono arrivato a essere Bar Supervisor di Freni e Frizioni, Roma. L’anno 2019 è stato incredibile con il coronamento di due sogni, l’inserimento al Lyaness di Londra, uno dei bar leader nel panorama intenazionale, e poi una finale “Best 8” a World Class Italia. Oggi, dopo 12 anni, sono tornato in Sicilia e sono il direttore di NEO. NEO è un bar tutto nuovo, situato a Cefalù. Il Menú “Food & Drinks”del locale da completa attenzione agli ingredienti e ai produttori di essi, veri protagonisti dei nostri drink e tapas. Neo, inoltre, rappresenta lo stile semplice in cui credo. Bevande e cibo sono solo il ponte tra noi, operatori, e i veri protagonisti della nostra industry, i nostri Ospiti.

Dicci qualcosa su World Class.
World Class è la gara delle gare, la Champions League dei bartender. Per me non c’è mai stato nessun altro palcoscenico, se si vuole competere a livello personale, se non quello di World Class, il resto poco conta. Ho visto le finali degli anni passati in cui non partecipai e ricordo l’attrazione che provavo nei confronti dei barman finalisti, oggi amici, che partecipavano. Nel 2018 ero spettatore e dissi tra me e me “l’anno prossimo voglio essere lì”. Ho avuto la fortuna di mettere in pratica la promessa fatta l’anno prima e nel 2019 sono arrivato tra i migliori 8 in Italia, con la possibilità di giocarmi il titolo di migliore. E’ stata un’esperienza fantastica, non è andata bene, ma mi sono fatto un’altra promessa e questa non posso svelarla ancora…

Cos’è #Beepositive?
E’ il challenge che i migliori 50 stanno affrontando e purtroppo o per fortuna il 3 Marzo solo i migliori 25 andranno avanti.
Lo scopo del challenge è quello di creare un drink con Ketel One, utilizzando due ingredienti locali, un derivato delle api e un altro a nostra scelta. Non è tutto, perché la richiesta parte da una problematica che affligge il mondo, ovvero il rischio di estinzione delle api.
Creare, dunque, un drink con ingredienti locali che dia vita ad un progetto messo in atto dalla community locale con lo spiritpo di cooperazione delle api. Creare il proprio alveare in sostanza.
Cosa hai deciso di presentare?
Dalla consapevolezza di avere la possibilità di rendere il mondo un luogo migliore, è nato il progetto che si focalizza su una problematica che affligge tutti gli esseri viventi: lo stress. Letteralmente tradotto come “sforzo”, è una delle maggiori cause di morte per le api. Le cause che provocano lo stress delle api sono il surriscaldamento globale e prodotti che alterano i cicli naturali. Siamo noi quindi il fattore scatenante del loro stress. Un paradosso a dire il vero poiché loro donano a noi prodotti di importanza vitale che ci aiutano a combatterlo.
Questo progetto è dunque un drink, una community e una giornata contro lo stress.

Com’è nato #NoStress?
Dal fatto che volevo rendere un drink ciò che dovrebbe essere, un motivo per stare tutti insieme, soprattutto in questo periodo di restrizioni che ci tiene lontani. La filosofia con cui è stato creato è la stessa che caratterizza la realizzazione del progetto. Volevo aiutare la mia città e sono soddisfatto di aver coinvolto tanti professionisti, coinvolgendo tutti i cittadini che volessero farne parte. Grazie all’unione di più enti è stato possibile mettere in piano un programma che combattesse non solo lo stress delle api, ma anche altri tipi di stress che sono collegati tra di essi. Abbiamo ricreato l’ora dell’aperitivo e della chiacchiera da bar attraverso dei live in Google Meet, in cui si è bevuto il drink e si è discusso di vari problemi di stress e come affrontarli. I tre aperitivi sono stati svolti alle ore 19.00, con questo programma che ha dato vita all’Ape-ritivo Sostenibile:
• Lo Stress Psicofisico: osteopata Gianluca Moncada, chinesiologo Simone Pluchino.
• Lo Stress cittadino e ambientale: associazione ambientale Iambiente, economo alimentare e ambientale Davide Fede.
• Lo stress nell’industria alimentare: Dottore in Agraria Enrico Russino, apicoltrice Dalma Cultrera.

Per ogni persona che ha partecipato alle live, 120 in totale, Gli Aromi della famiglia Russino ha donato una piantina di lavanda all’organizzazione. Queste 120 piantine sono state assegnate, grazie all’amministrazione del Comune di Modica e al delegato alle politiche giovanili Samuele Cannizzaro, all’associazione “Ci siamo anche noi”. L’associazione, creata in collaborazione con il reparto di sanità mentale dell’ASP di Modica, ha creato un orto sociale urbano, dove ragazzi con difficoltà e fragilità hanno la possibilità di impegnarsi a lavorare e vendere i prodotti, creando così un fondo solidale per essi stessi. L’orto sociale diventerà così, un santuario per le api visto che, oltre la lavanda, verranno piantate altre erbe aromatiche favorendo così il ritorno delle api in città e il loro ristoro. La loro permanenza sarà inoltre facilitata da un’arnia che Dalma ha donato all’associazione. La bellezza dell’iniziativa sta nell’aver speso una giornata tutti assieme in cui tutti hanno provveduto ad effettuare la pulizia del terreno, la collocazione delle piantine e una raccolta rifiuti organizzata da Iambiente. E’ stato fantastico poter aiutare la nostra città. Da non escludere inoltre il colpo d’occhio, che sarà meraviglioso, in pieno centro urbano. I ragazzi potranno così coltivare la lavanda e godere del miele che verrà prodotto attraverso la sua fioritura e il lavoro delle api.

E il Drink?
Il drink mira ad essere il protagonista di un momento rilassante per i miei ospiti ed essere un messaggio con effetto immediato. Semplice, low alcol, con ingredienti super locali che tendono a far rilassare il corpo e la mente. Pensato anche dal punto di vista cromo-terapico con il viola, colore rilassante e della lavanda de Gli Aromi di Russino, e il giallo, colore della creatività e del miele Millefiori di Dalma Cultrera, ecco i due ingredienti locali principali. L’aver scelto determinate tecniche e ingredienti di accostamento è dipeso dalla mia voglia di poter dare ai miei ospiti una sensazione completamente rilassante. All’interno di esso troviamo Ketel One, No stress aperitivo a base di lavanda e miele, una soda di fieno tostato e un meringa-sandwich a base di lavanda e miele montato.

C’è dell’altro?
Beh chiaro, perché infine, ma non per ultimo è stata organizzata una giornata #Nostress, in cui gli stessi professionisti ci porteranno in giro per alcune delle bellissime cave di Modica, trattando argomenti quali biodiversità, rispetto della natura e alleviamento dello stress psicofisico. La giornata #NoStress verrà effettuata ogni anno a Modica, nella speranza di poter rispettare il progetto iniziale, ovvero quello di creare un’intera giornata dove le persone avranno la possibilità di partecipare ai talking, degustare i migliori prodotti delle aziende selezionate, contribuire con donazioni, per aiutare le associazioni che parteciperanno, e prendere parte alla camminata #NoStress.

Un immenso grazie a chi ha reso possibile la mia iniziativa e in particolare a:
Il direttore del reparto psichiatria di Modica Onofrio Faletta.
La sociologa del reparto di psichiatria di Modica Alessandra Barone.
L’ASP della provincia di Ragusa e l’associazione “Ci siamo anche noi”.
Il delegato alle politiche giovanili di Modica Samuele Cannizzaro.
Gli Aromi della famiglia Russino.
L’apicoltrice Dalma Cutrera.
L’osteopata Gianluca Moncada.
Il chinesiologo Simone Pluchino.
L’associazione Onlus Iambiente.
Il botanico Dario Modica.
L’economista ambientale e alimentare Davide Fede.
Il mio grafico Stefano Agosta.
Ciokkarrua per il magnifico burro di cacao.
Il Comune di Modica per aver patrocinato il nostro progetto.
La mia spalla onnipresente Fabio Pluchino.
Infine ma non per ultimo mio nonno, Gabriele Camiolo, il fotografo Giuseppe Minardi e ai miei soci di Neo Jalel Ben Saad e Salvo Guccione.

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