Cerca
Close this search box.

Modica. Nuovo appuntamento con i tavoli di lavoro “Occupiamoci di…”

Tempo di lettura: 2 minuti

I ragazzi del gruppo Occupiamoci di…che in questi mesi non hanno potuto dare, di presenza, una mano ai disoccupati a consultare le ultime offerte di lavoro e a fare curriculum ad hoc, presso il salone della chiesa di San Luca a Modica, ma ugualmente si sono resi operosi online attraverso i social, esprimono fiducia per una pronta ripresa lavorativa, anche se rimangono un po’ perplessi relativamente alla bozza della Legge di Bilancio 2021 in termini di incentivi lavorativi.

I bonus che il Governo per il nuovo anno prevede, riguardano principalmente le assunzioni di giovani e donne, in particolare le aziende che assumeranno under 35 e lavoratrici del Sud disoccupate da almeno 6 mesi beneficeranno di consistenti sgravi contributivi. Quest’ultimo incentivo sarà a disposizione anche sul resto del territorio nazionale, ma in tal caso per poterne beneficiare occorre che le imprese assumano donne – indipendentemente dall’età – disoccupate da almeno 24 mesi.

C’è chi si chiede perché ancora una volta il Governo abbia deciso di favorire due sole categorie di lavoratori: i giovani e le donne. Gli uomini con più di 35 anni, infatti, rischiano di essere penalizzati da tali misure, risultando così svantaggiati durante la ricerca di una nuova occupazione con le aziende, che inevitabilmente tenderanno ad assumere coloro che soddisfano i requisiti per poter beneficiare di uno sgravio contributivo.

Il formatore, Filippo Corvo, coordinatore del gruppo Occupiamoci di…ritiene che la ragione sembra essere la solita, ossia quella di limitare il gap lavorativo di genere che vede in Italia gli uomini primeggiare sulle donne, mentre per quanto riguarda i giovani, sono stati tra i più penalizzati dalla pandemia, infatti, secondo un recente report realizzato dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), nel mondo oltre un giovane su sei ha smesso di lavorare a causa dell’emergenza sanitaria, mentre quelli che hanno mantenuto un impiego hanno subito una riduzione delle ore di lavoro pari al 23%.

Senza dubbio, indipendentemente dall’età e dal sesso del lavoratore, alle imprese serve oggi personale competente, motivato e formato, infatti in questi mesi si è assistito ad una rapida obsolescenza delle competenze e a una forte spinta alla digitalizzazione, gli unici che hanno saputo tenere meglio l’impatto dell’emergenza sanitaria nel mondo del lavoro sono stati quelli in possesso di un titolo di studio alto ed una professionalità più tecnica.

439815
© Riproduzione riservata

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

SEGUICI
IL METEO
UTENTI IN LINEA
Scroll to Top