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Calcio. Il Presidente del Marina di Ragusa analizza sospensione campionato

Se non ci saranno le condizioni, sarò il primo a fermarmi per la sicurezza della squadra
Tempo di lettura: 2 minuti

E’ il Presidente dell’ASD Marina di Ragusa calcio, Francesco Postorino a rilasciare dichiarazioni, ad una settimana dallo stop del campionato di Serie D, ad eccezione delle partite da recuperare. Il Marina di Ragusa scenderà in campo il 29 novembre in trasferta a Messina.
“Prima di addentrarmi negli aspetti del campionato – commenta Postorino – mi preme rivolgere il mio pensiero al momento delicato che tutti stiamo attraversando a causa dell’emergenza sanitaria. Occorre fermarci e pensare che il valore della vita è più importante di qualsiasi altro aspetto. Stiamo vivendo un momento storico e credo sia giusto dare importanza a come affrontare al meglio questa pandemia.”
Sull’aspetto calcistico, ci sono degli organi, competenti, che sicuramente troveranno le giuste soluzioni. Non è e non è stato facile affrontare questa emergenza. Dal mio punto di vista forse sarebbe stato giusto non iniziarlo questo campionato. Stoppare il campionato per circa un mese serve a fare recuperare le numerose partite non disputate, penalizzando chi invece ha continuato ad allenarsi regolarmente per le gare in programma la domenica.
Capisco che è difficile far terminare il campionato. Penso che si debba dare importanza alla situazione che viviamo e ai rischi che si corrono. Noi abbiamo 25 ragazzi e noi, come società abbiamo il dovere di tutelare i nostri atleti sotto tutti i punti di vista. Siamo severi con loro a rispettare tutte le norme igienico-sanitarie che sono in atto e facendo rispettare anche le regole di non uscire di casa quando non si fa attività fisica.
E’ difficile andare avanti in un campionato spezzettato. Credo che in questi mesi potremmo assistere ad altri rinvii a causa del Covid. E recuperare le partite, nella fase finale del campionato, non è la stessa cosa di recuperarle all’inizio della competizione. Sono due aspetti che spero la LEGA tenga in serie considerazione.
Un protocollo diverso, su cui credo ci stiano lavorando gli enti competenti, sarebbe la soluzione giusta per far continuare il campionato. E dico di più. I campionato dalla A alla Lega Pro, hanno interessi economici ben diversi dai nostri. L’industria “calcio” è qualcosa di enorme per il nostro Paese. Questi sono campionato che non possono essere fermati diversamente dal nostro. Se gli organo competenti saranno bravi a trovare il giusto protocollo, potremmo concludere serenamente il torneo. Ma di come stanno andando i numeri dei contagi, non credo sia facile.
La scorsa estate siamo stati in forte dubbio se iniziare il campionato di serie D oppure no. Alla fine abbiamo deciso di avventurarci nonostante le numerose difficoltà. Una cosa è certa: non metteremo a rischio i nostri ragazzi e li tuteleremo in tuti i modi. Se dovessero esserci condizioni al limite, sarò io stesso a fermarmi e mettermi da parte. Il valore della vita è molto importante.”

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