
Le serie tv, giorno dopo giorno, trattano tematiche legate al quotidiano, interessanti e attuali. Netflix ha un debole per le serie tv a tema, e cerca sempre di sorprendere con temi interessanti.
Sicuramente tutti hanno sentito parlare di DNA, RNA, malattie genetiche, e delle ricerche connesse. Il tutto nell’ottica di salvare l’umanità, anche se poi, qualche ricerca, va a discapito di molti per salvarne pochi, con costi alle stelle.
Il 20 agosto 2020 è uscita una serie molto interessante, che fa riflettere molto sulle tematiche odierne in campo medico, etico e scientifico. Si tratta di Biohacker, un thriller che si concentra molto sul tema dell’ingegneria genetica e della ricerca. La storia è molto intrecciata, ma fin dal primo episodio si comprendono le varie dinamiche e vicissitudini. All’inizio potrebbe sembrare una storia di un ordinaria studentessa di medicina, mia la protagonista è una ragazza in gamba e brillante, che ha uno scopo ben fisso, cerca in tutti modi di raggiungerlo. La serie si compone di diversi flashback che si comporranno come un unico grande mosaico nell’ultimo episodio.
Certamente è una serie con pochi colpi di scena, molto fluida e scorrevole, che all’impatto potrebbe far arrendere nella visione. Biohacker porta però sullo schermo domande interessanti e spunti di riflessione sull’essere umano, sulla moralità, sul confrontarsi su cose più grandi, quanto vale una vita umana.
Biohacker apre un mondo di domande, ma sicuramente è utile vederlo per riflettere sulla bellezza della vita, sull’importanza che essa ha.
L’uomo da sempre è alla ricerca di metodi e cure per alleviare i malesseri, estirpare le malattie. Azioni significative che però alle volte conducono i protagonisti a compiere gesti disumani, e senza scrupoli. Migliorare l’essere umano è una sfida non solo biologica, ma anche culturale, è una sfida costante su cui bisogna riflettere