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Ragusa. In archivio le celebrazioni dedicate a San Francesco

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E’ stata una festa differente rispetto a quella degli anni scorsi. Ma non per questo meno partecipata, nel rispetto delle prescrizioni antiCovid. Sì, è stata una festa senza processione con il simulacro per le vie della città. Ma non per questo i fedeli e i devoti non hanno potuto rendere omaggio al poverello d’Assisi. Ieri è andata in archivio l’edizione 2020 delle celebrazioni dedicate a San Francesco nella chiesa di piazza Cappuccini a Ragusa. L’ultima delle quattro messe della giornata è stata presieduta dal vescovo diocesano, mons. Carmelo Cuttitta, che, nella sua omelia, ha precisato la necessità di “andare nella vigna del Signore che ha bisogno di crescere ulteriormente con il nostro sì”. Momenti molto intensi sul piano spirituale quelli voluti dal parroco, il sacerdote Nicola Iudica, che dal 13 settembre a ieri ha organizzato varie occasioni di catechesi che hanno consentito di esaminare sotto vari aspetti il messaggio, per molti versi innovatore, di cui è stato portatore San Francesco, un messaggio testimoniato con la propria vita. Una vita la cui cessazione dall’esistenza terrena è stata caratterizzata dal Transito, altro rito significativo celebrato in parrocchia e che ha visto la presenza del sacerdote Gianni Iacono, superiore del santuario della Madonna del Carmelo di Ragusa, che ha presieduto la celebrazione eucaristica di sabato scorso. Tra i momenti più significativi della giornata di ieri, invece, la santa messa del mattino che è stata presieduta dal sacerdote Salvatore Puglisi, parroco della parrocchia San Giovanni Battista di Santa Croce Camerina. Molto partecipata, come sempre, la benedizione degli animali in piazza, altro momento caratterizzante le celebrazioni in onore del poverello d’Assisi. Subito dopo la messa del vescovo, poi, quest’ultimo ha avuto modo di visitare i locali che ospitano l’antica sacrestia, ristrutturati di recente, destinati a diventare un museo permanente attestante la storia della chiesa di piazza Cappuccini. Inoltre, è stata risistemata nell’altare centrale la pala di San Francesco di Paola, opera di pregevole fattura. Il parroco, don Nicola Iudica, ha avuto modo poi di ringraziare tutti coloro, enti locali, forze dell’ordine, singoli fedeli e associazioni, che si sono adoperati per la buona riuscita della festa. “La festa parrocchiale – ha sottolineato ancora il parroco – è stata una opportunità per riossigenarsi nel Signore, visto quanta aria stantia e malsana siamo costretti a ingerire. Attraverso celebrazioni, catechesi, momenti di preghiera e altro abbiamo cercato di riscoprire quanto Dio ci sta vicino”.

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