
Cosa non si fa, e si dice, in vista delle elezioni americane del 3 novembre. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato ieri, che il vaccino contro il coronavirus potrebbe essere pronto tra tre o quattro settimane, nonostante la cautela espressa dai componenti del sistema sanitario americano. Il tycoon (che pare stia recuperando nei sondaggi) parlando a Philadelphia, ha difeso la propria gestione della crisi coronavirus (indifendibile) aggiungendo che un vaccino potrebbe essere pronto per la distribuzione (non ha fatto nessuna pressione, ovviamente) prima delle elezioni presidenziali. “Siamo molto vicini ad ottenere un vaccino”, ha detto. “Se volete sapere la verità – ha aggiunto – l’amministrazione precedente ci avrebbe messo forse anni per ottenere un vaccino a causa dell’FDA (Ente governativo dipendente dal Dipartimento della Salute degli Stati Uniti) e delle necessarie approvazioni. Noi invece potremmo averlo in tempi brevi in tre, quattro settimane”. Nei giorni scorsi Anthony Fauci, responsabile Usa per il contrasto alle malattie infettive, ha detto alla CNN che la maggior parte degli esperti prevedono di avere un vaccino efficace fra novembre e dicembre. “Si ipotizza – ha detto – che possa esserci entro ottobre, anche se ritengo sia poco probabile”. Altri esperti, invece, affermano che un vaccino scientificamente credibile, e soprattutto sicuro non ultimo nelle controindicazioni, non sarà disponibile prima dell’inizio del nuovo anno.