
“Abbate e il suo assessore alle manutenzioni, comunicando con grande enfasi le strade che si stanno asfaltando in questi giorni, tentano di spostare l’attenzione dalla verità dei fatti: il permanente blocco delle opere pubbliche della città, la sistematica perdita di occasioni di finanziamento e la restituzione alla Regione di finanziamenti ottenuti negli anni da precedenti amministrazioni comunali”. E’ quanto sostiene Vito D’Antona di Sinistra Italiana, il quale evidenzia le opere ancora non completate, dalla rotatoria di Dente Crocicchia, opera interamente finanziata nel 2006 con i lavori ancora in corso, a Palazzo Polara, da Palazzo Denaro Papa a Villa Cascino, dall’Albergo dei Poveri al Centro Diurno della Sorda, dai parcheggi a Marina di Modica alla rotatoria della Caitina, dal Palazzo della Raccomandata alla sistemazione della Via Gianforma a Frigintini.
“Inoltre – aggiunge – al Comune di Modica è stato revocato il finanziamento di 533.406,59 euro ottenuto dall’Amministrazione Buscema e destinato ai lavori per la ristrutturazione di Palazzo dei Mercedari; dalla roboante preannunciata apertura nella primavera del 2020 dell’immobile di grande valore storico ed architettonico non rimane niente.
La richiesta dell’inserimento di Palazzo De Naro Papa nell’elenco regionale dei cosiddetti “Luoghi della Cultura”, una lista contenente immobili di pregio storico tra i quali selezionare progetti da finanziare con fondi comunitari, è stata respinta dalla Regione Siciliana, privando in questo modo la città di un possibile finanziamento per il recupero dell’edificio, attualmente abbandonato a sé stesso”.
Infine la revoca e il conseguente obbligo di restituzione alla Regione Siciliana della cifra di 707.402,52 euro, sempre ottenuto dall’Amministrazione Buscema, spesa per la messa in sicurezza della collina di Monserrato, restituzione decretata per inadempienze in sede di rendicontazione da parte dell’attuale amministrazione.
“Sette anni di amministrazione Abbate, in materia di salvaguardia, tutela e recupero del prezioso patrimonio architettonico, nonché di incremento e razionalizzazione della viabilità della città di Modica, sono trascorsi invano, con conseguente danno economico a carico del bilancio comunale.
Mentre altri comuni, anche a noi vicini, vanno avanti ottenendo finanziamenti e contributi, Modica rimane indietro”.