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On. Minardo: Turismo organizzato ed eventi, misure di sostegno insufficienti.

Anche il settore del turismo sta vivendo una fase molto drammatica soprattutto quello organizzato e degli eventi che rappresentano le categorie più penalizzate, in quanto hanno un ciclo produttivo che si determina con molto anticipo e tutta la produzione 2019, causa Covid, nel 2020 non si è, di fatto, concretizzata ed è stata cancellata. In Sicilia la situazione è particolarmente complessa e difficile; il settore infatti dopo il mese di gennaio dove ha registrato un’attività normale, adesso, purtroppo ha la certezza di almeno sei mesi a fatturato zero. Nelle più ottimistiche delle previsioni ci si aspetta un ritorno al 30% dei volumi dell’anno precedente solo per il periodo agosto-dicembre. Una perdita minima di fatturato per il 2020 pari all’80% del valore del comparto che potrebbe anche risultare maggiore, visto che, ad esempio, gli eventi non ripartiranno se non nel 2021. Le misure economiche del DL Rilancio, attualmente previste per il settore, sono molto contenute ed assolutamente insufficienti a consentire alle imprese di superare un periodo di crisi che si protrarrà fino alla fine del 2020 ma, soprattutto, sono del tutto inefficaci per come sono state pensate. Evidentemente il Governo non ha la consapevolezza del dramma del settore. Infatti, contrariamente a quanto dichiarato sia dal Presidente del Consiglio che dal Ministro per il turismo, di fatto hanno attestato che il turismo organizzato e degli eventi non è un asset strategico per il Paese, visti i provvedimenti che confermano la totale assenza di una visione strategica atta a garantire la sopravvivenza di decine di migliaia di imprese. Le risorse più ingenti sono state allocate su interventi come il c.d Tax credit vacanze, che non porteranno benefici diretti e significativi alla filiera del turismo e che sono chiaramente finalizzati a sostenere le famiglie più a basso reddito: idea nobile ma ininfluente dal punto di vista delle imprese. Se è vero che tale previsione aiuterà alcune famiglie a pagarsi una vacanza, è altrettanto vero che non genererà una domanda aggiuntiva sul turismo e, quindi, è da intendersi più come una misura sociale che una misura di sostegno alle imprese. Si dia voce al settore che attraverso le organizzazioni di categoria ha presentato poche ma fondamentali proposte per la sopravvivenza delle imprese da tenere in grande considerazione.

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