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Tratta ferroviaria. Modica, Floridia: “Migliorare il servizio”

Gruppi, comitati, associazioni che si stanno spendendo per migliorare il servizio ferroviario nella Sicilia sud-orientale, dimostrano la tanta voglia di riscoprire un mezzo di trasporto ingiustamente denigrato ma in grado di collegare tra di loro i centri del Val di Noto e oltre, sia da un punto di vista turistico e sia come alternativa all’auto, in virtù di una mobilità sempre più sostenibile.Le potenzialità della linea, sono tante: l’infrastruttura è stata interamente rinnovata; in corso e in programma ulteriori miglioramenti.

Da qualche anno esistono 3 collegamenti al giorno in andata e 2 in ritorno per Palermo (il sabato 2 in andata e 1 in ritorno), competitivi in tempi di percorrenza ed effettuati con treni ‘nuovi’; da mesi esistono 9 treni al giorno, sia in andata che in ritorno (8 il sabato), che in 20 minuti collegano Modica e Ragusa con orari studiati per pendolari, studenti e lavoratori ma anche per i turisti; a partire dal nuovo orario invernale 2019/2020, sono stati integrati quasi tutti i collegamenti prima mancanti del sabato, uniformandolo agli altri giorni feriali; sui mezzi che espongono il pittogramma è possibile trasportare gratuitamente la bici in tutta la Sicilia (su qualunque mezzo è possibile ma solo se la bici è pieghevole.

“Contrariamente ai luoghi comuni – denuncia la consigliera comunale di Modica, Rita Floridia – nella breve distanza il treno impiega lo stesso tempo -e in certi casi meno…- dell’auto, ed è proprio il treno il mezzo pubblico più veloce per raggiungere Siracusa dalla nostra provincia. Basterebbe poi un ‘diretto’ da Modica per Catania (senza cambio a Siracusa) per un collegamento ferroviario utile in termini di tempi di percorrenza, anche in vista dell’imminente apertura della nuova fermata Catania Aeroporto, prevista per giugno, che collegherà direttamente la ferrovia con Fontanarossa.Come Modicana ho sempre creduto nelle potenzialità di questa tratta e come consigliera comunale, ho parlato con associazioni, comitati ed in particolare, con uno dei degli esponenti del Comitato pendolari della linea Siracusa–Ragusa–Caltanissetta, Luigi Cavallo, anche assieme al Sindaco, Ignazio Abbate, sensibile al problema e pronto a compulsare chi di dovere per una soluzione. La criticità maggiormente evidenziata è che la domenica, l’intera tratta da Siracusa a Canicattì rimane chiusa.Tra Gela e Siracusa, passando per Modica, la domenica e nei festivi non esiste collegamento, né ferroviario, né con bus di linea! Disporre di mezzi pubblici anche la domenica, è utile per i turisti ma anche per studenti e lavoratori”.

 

Quali sono dunque i nodi da sciogliere?

Non occorrono grandi investimenti, grandi opere, ma poche e significative cose:

  • Sinergia fra gli enti delle province di Ragusa, Siracusa e Caltanissetta, congiuntamente con la Regione, per i treni la domenica e il ‘pieno’ del sabato (riprogrammazione della spesa da parte della Regione);
  • Puntare a un aumento delle frequenze in tutta la linea,
  • Fare rete con le compagnie dei bus per l’intermodalità per agevolare la mobilità regionale, locale ma soprattutto urbana -nel caso di Modica è fondamentale una navetta che dalla stazione conduca verso i quartieri Sorda, Modica Alta e Dente, un servizio che si rivelerebbe utile ad esempio per molti studenti;
  • Bus-navetta con la ferrovia da e verso l’aeroporto di Comiso e il porto di Pozzallo;
  • Migliorare i servizi nelle stazioni più frequentate: biglietterie automatiche, dispositivi per informazioni a, riapertura delle sale d’attesa, riapertura dei servizi igienici;
  • Un collegamento diretto per Catania;
  • Convertire l’attuale collegamento per Palermo con un diretto;
  • Revisionare e migliorare la segnaletica stradale verso le stazioni;
  • Sensibilizzare la cittadinanza verso l’utilizzo del treno e della mobilità sostenibile.
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