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Regolamento per Castello dei Conti di Modica. D’Antona: “Deliberazione senza il contenuto”

La deliberazione della Giunta sull’utilizzo del Castello dei Conti rappresenta un inutile quanto maldestro tentativo di Abbate di porre rimedio ad una improvvisata gestione della struttura che ha opportunamente e legittimamente suscitato l’indignazione di tanti cittadini e forze politiche. Lo sostiene Vito D’Antona di Sinistra Italiana, secondo cui la deliberazione non contiene alcun regolamento, “in quanto è un semplice e generico atto di indirizzo alla stessa Giunta; è noto che la competenza all’approvazione dei regolamenti comunali è esclusiva del Consiglio Comunale”.
“L’autorizzazione alla fruizione di un bene pubblico, peraltro – spiega D’Antona – avente un carattere culturale, architettonico e simbolico di straordinario valore, come il Castello, necessita di un provvedimento regolamentare di carattere generale a monte che stabilisca i possibili soggetti che possono inoltrare l’istanza, le attività per le quali può essere fruito, le responsabilità che si assumono per l’uso dei locali, le cauzioni, il costo, ecc..
E ancora, come è noto, l’autorizzazione, frutto per una attività regolamentata preliminarmente, non può essere un atto di indirizzo politico ed amministrativo, bensì di pura gestione e pertanto fuori dalle competenze del Sindaco e della Giunta ma di esclusiva pertinenza dei dirigenti e dei funzionari responsabili.
Quando nella deliberazione si scrive che il Castello può essere offerto per “.. location per varie forme di eventi turistico – culturali e di animazione cittadina ..” si afferma tutto e il contrario di tutto; ci chiediamo quale garanzia di imparzialità e di trasparenza può esserci quando chi dovrebbe, in assenza di un regolamento, stabilire a chi può essere concesso e a chi no ed interpretare di volta in volta se le finalità delle iniziative sono valide o meno è l’Amministrazione Comunale del tempo?
L’unica cosa che rimane da fare è l’immediata revoca della deliberazione e che il Presidente del Consiglio Comunale e i consiglieri, riscattando il ruolo e le competenze del Consiglio Comunale, si facciano promotori di una loro autonoma iniziativa per un vero regolamento”.

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