Manca poco ormai a “Tolo Tolo”, l’ultimo film di Checco Zalone, che arriverà in sala a partire dal primo gennaio 2020, film che in questo mesi ha fatto discutere e creato non poche polemiche.
In “Tolo Tolo” si vedrà Luca Medici, in arte Checco Zalone, nella doppia veste di attore protagonista e regista della pellicola. Un film comico, ma di ampio respiro, che spinge a riflettere, visto che Zalone non esita a mettere alla berlina i pregiudizi contro il fenomeno migratorio.
Zalone con questo film punta veramente in alto, come nei precedenti film parla agli spettatori in modo naturale con elementi quotidiani, vicini e senza troppi giri di parole. L’obiettivo non è semplicemente far ridere attraverso battute banali, ma piuttosto raccontare la realtà, quello che tutti i giorni si verifica nel Nord Africa, nel Mediterraneo e nell’Europa che accoglie.
Luca Medici parla di Africa, di migranti, dei pullman affollati che attraverso il deserto del Sarah, i barconi che affondano, il male che ruota attorno al fenomeno migratorio.
“Tolo Tolo” è un espressione tipica africana, che in italiano è traducibile con “solo solo”, racconta la storia di Checco, un sognatore, le cui ambizioni però sono mal risposte, e infatti manda in rovina la famiglia. Rincorso dai creditori tenta di cambiare vita, fugge in Africa lavorando in un resort per ricchi.
Tutto sembra andare bene, quando sopraggiunge la guerra civile, elemento che ogni giorno si verifica in Africa. Checco è costretto a scappare, decide di ritornare in Europa, compie il grande viaggio, qui si trova il cuore di tutta la pellicola, che scoprirete solo vedendo. Anticipo solo che Checco rivedrà la sua vita, e soprattutto gli obiettivi che si era prefissati, come non si sa.
Zalone con questo film vuole mettere gli spettatori difronte allo specchio e condurre ciascuno a rivedere le proprie idee, a riconoscere i propri errori, e soprattutto correre l’idea che ciascuno ha di umanità.
Zalone va oltre il politicamente corretto e oltre i dibattiti, che si sono generati dopo la diffusione del singolo “Immigrato”, è stato perfino accusato di razzismo, cosa che non è realmente così. Si è fatto pure riferimento alla propaganda subdola che veniva veicolata dai mass-media durante il nazismo.
In una intervista, lo stesso Luca Medici ha ammesso: «Non ho certo speso venti milioni di euro per fare un film contro Salvini. Tolo Tolo parla di persone che non cercano un futuro migliore, ma un futuro e mette in scena la realtà contemporanea con il sorriso, con un tono magico e poetico».
La vera sfida ora sta nel vedere il film e rendersi conto di persona, personalmente (per dirla alla Camilleri) di cosa realmente si racconta nel film.
Checco Zalone ha centrato il suo obiettivo, cioè realizzare la sua quinta pellicola, adesso la parta la dovrà giocare il pubblico.













