Una condanna e un’assoluzione per le due persone nel febbraio del 2017 quando furono anche sequestrate due imprese di trasporto su strada a loro collegate sequestrate. Il collegio penale del Tribunale di Ragusa ha condannato a sei anni e otto mesi di reclusione Pietro Di Pietro, 55 anni, per estorsione, escludendo il metodo mafioso, mentre ha assolto il cognato Matteo Di Martino, conosciuto come Salvatore, 54 anni. I fatti accertati partivano dal febbraio 2015. I due furono raggiunti dal provvedimento restrittivo nell’Operazione “Truck express” eseguita dalla Guardia di Finanza di Catania, a conclusione di un’indagine coordinata dalla Procura distrettuale etnea.
Il reato ipotizzato era di estorsione, aggravata dal metodo mafioso, nei confronti di altri autotrasportatori che operavano nel mercato ortofrutticolo di Vittoria, il più grande del Meridione per volumi d’affari.
Secondo l’accusa sarebbero stati costretti gli autotrasportatori, provenienti o diretti in Campania, che dovevano caricare/scaricare la merce dal mercato di Vittoria, a pagare una “mazzetta” tra i 50 e 100 euro per ogni operazione di carico/scarico dei prodotti ortofrutticoli.
Di Martino è il titolare dell’omonima ditta individuale nonché rappresentante legale della “Sud Express Matteo Di Martino srl”, mentre il cognato Di Pietro collaborava nella gestione delle due imprese. Il pubblico ministero, Valentina Sincero, aveva chiesto la condanna per Di Martino a 13 anni e per Di Pietro a 16 anni e sei mesi. I due erano difesi dall’avvocato Enrico Platania. Nel corso dell’ultima udienza aveva deposto, in videoconferenza, il collaboratore di giustizia gelese Emanuele Tuccio.
Con il medesimo provvedimento cautelare, i Finanzieri di Catania avevano sottoposto a sequestro preventivo sia la “Sud Express” che la ditta individuale “Di Martino Matteo” al fine così di evitare che la pratica estorsiva possa proseguire attraverso le stesse imprese.