Chiesta la conferma della condanna a 30 anni di carcere per Veronica Panarello per l’omicidio, nel 2014, del figlio di 8 anni, Loris Stival avvenuto a Santa Croce Camerina. E’ stato il sostituto Procuratore della Cassazione, Roberta Maria Barberini, davanti alla prima sezione penale della Suprema Corte, al termine della sua requisitoria, a chiedere di rigettare il ricorso presentato dalla difesa dell’imputata contro la sentenza emessa dalla Corte d’assise d’appello di Catania nell’estate dello scorso anno.
La condanna a 30 anni della donna è stata disposta in primo grado dal Gup di Ragusa, Andrea Reale, poi confermata dalla Corte d’assise d’appello di Catania nell’estate dello scorso anno. Il ricorso depositato nei mesi scorsi dal difensore, Francesco Villardita, rileva “l’illogicità” della sentenza di secondo grado, a partire dalla ricostruzione del delitto.
Il Pg della Suprema Corte Roberta Maria Barberino ha chiesto agli ‘ermellini’ il “rigetto» del ricorso presentato dalla difesa di Veronica Panarello. La donna è accusata di aver ucciso il figlioletto Loris di otto anni strangolandolo con alcune fascette di plastica e di aver poi gettato il suo corpo in un canalone in campagna. Il bambino è stato ucciso il 29 ottobre 2014 nell’abitazione di famiglia a Santa Croce Camerina (Ragusa). Panarello venne fermata a dicembre.













