
“Ci sono voluti quattro anni. Ma alla fine, ieri, abbiamo avuto, al Busacca di Scicli, la soddisfazione di tagliare il nastro del Centro gravi cerebrolesioni acquisiti, struttura satellite del centro neurolesi Bonino Pulejo di Messina. Certo, quando questa ipotesi venne fuori per la prima volta tutti ci guardarono come degli alieni perché c’era l’esigenza di rilanciare il Busacca con delle strutture di eccellenze e nessuno aveva idea di come si sarebbe potuto fare. A distanza di tanto tempo, dopo avere superato ostacoli che a prima vista sembravano insormontabili, siamo riusciti ad incassare un risultato di grande valore per il futuro della nostra Sanità locale”.
Ad affermarlo è l’on. Orazio Ragusa che, ieri mattina, ha partecipato al momento conclusivo del percorso d’avvio di una nuova struttura che attiverà 24 posti letto di riabilitazione con attività di neuroriabilitazione intensiva tradizionale e robotizzata. “Non solo un centro di eccellenza – continua l’on. Ragusa – ma una concreta possibilità di estensione della rete di assistenza per la riabilitazione psicomotoria e cognitivo-comportamentale. Insomma, una occasione per cercare di limitare il più possibile i cosiddetti viaggi della speranza e fare in modo che questa struttura possa diventare punto di attrazione per i pazienti dell’area del Sud Est che ne hanno di bisogno. Ci sono tutte le carte in regola affinché ciò avvenga. Vorrei sottolineare due aspetti. Il primo è che questo è un esempio di buona politica. Grazie all’interazione tra tutte le parti in causa, e a più livelli, si è riusciti a tagliare il traguardo. E in questa direzione sono da ringraziare assolutamente il governatore Nello Musumeci e l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. La seconda riguarda la capacità operativa dei vertici dell’Asp, prima il commissario Ficarra, adesso l’attuale manager Aliquò, in grado di venire a capo di tutta una serie di problematiche che rischiavano di rimanere irrisolte, facendo rimanere lettera morta questa possibilità. Complimenti alla loro capacità. E adesso tocca agli operatori far sì che questo centro possa esserci invidiato da tutti”.