“Vogliamo sapere se il grano arrivato dal Canada e sequestrato lo scorso mese di luglio a Pozzallo è commestibile”. Lo chiedono il Movimento Consumatori e l’Associazione Terra e Vita con una richiesta di accesso agli atti alla Regione Siciliana, al fine di conoscere gli esiti degli esami proposti dalle Autorità competenti, sul grano contenuto nella Motonave “Ocean Castle”, di bandiera maltese, approdata alla banchina commerciale del porto di Pozzallo la sera di martedì 30 luglio scorso, con a bordo 19.192 tonnellate circa di grano duro. Il fine è di mettere in atto una tutela reale degli interessi degli agricoltori e dei consumatori, entrambi danneggiati dall’importazione di grano di dubbia qualità. Movimento Consumatori e Terra e Vita ritengono fondamentale per la sicurezza dei consumatori, che venga chiarito e reso pubblico se il grano bloccato a fine luglio sulla banchina di Pozzallo fosse o meno commestibile, e se vi fossero pericoli per la salute umana al consumo del suddetto grano. In questo senso, crediamo sia indispensabile ripartire dalla terra. Dalle nostre radici. Tutela del Consumatore significa capire e comprendere come avvengono certi percorsi e provare a correggere le ingiustizie. Consumare consapevolmente, scegliere con la testa i prodotti da consumare. Preferibilmente scegliere i prodotti della propria terra. Dopo il crollo delle importazioni registrato l’anno scorso, assistiamo quest’anno ad un nuovo aumento delle importazioni del 600% di grano importato dal Canada. Siamo preoccupati per l’uso intensivo del diserbante ‘glifosato’ proprio nella fase di pre-raccolta per seccare e garantire artificialmente un livello proteico elevato, uso che in Italia è vietato. Per questi motivi Movimento Consumatori lancia la propria campagna :“Lo sai cosa mangi?” Vogliamo metterci in gioco e comprendere cosa mettiamo in tavola, cosa diamo da mangiare ai nostri figli. E allora, se riuscissimo a coniugare la qualità nelle nostre tavole con la salvaguardia delle nostre tradizioni, passando per la protezione dei nostri luoghi, delle piccole aziende, degli agricoltori, delle produzioni di nicchia?

1 commento su ““Il grano canadese sequestrato a Pozzallo era commestibile?””
Perche’ fermarsi qui’ e non iniziare una raccolta di firme o qualcosa di piu’ significativo o invitare ad agire anche chi a parole ci difende e poi se ne frega ?