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Marina di Ragusa. Vede i bagnanti in difficoltà, si tuffa da solo e riesce a salvarli

Un eroe dei tempi moderni, autore di un gesto semplice, solo a parole, ma che ha aiutato a salvare la vita a due persone. Si tratta di Marco Ingallinera, 40enne Ragusano, che quando ha visto due inermi bagnanti trascinati a largo dalla forte corrente presente nella zona di mare antistante il Lido “La ola”, vicino al porto turistico di Marina di Ragusa, non ci ha pensato due volte e si è tuffato subito in mare come un vero e proprio Assistente bagnanti.
Lunedì scorso, intorno alle 12,30, lungo il tratto di litorale ragusano il mare, a causa del forte vento presente in zona, era diventato molto agitato e la proibitiva forza dell’acqua stava oramai trascinando due ignari bagnanti verso il largo, impedendo loro di raggiungere la riva in sicurezza.
A quel punto Ingallinera, non ha esitato un momento ed accortosi del pericolo imminente si è tuffato in mare, sfidando la corrente, per portare in salvo due turisti di nazionalità tedesca, un giovane di 17 anni ed un coetaneo che, per salvare il compagno in difficoltà si è trovato, a sua volta, a largo dalla forte corrente imperversante.
Anche la Capitaneria di Porto di Pozzallo, una volta acquisita la notizia dei bagnanti in pericolo, ha disposto l’immediato intervento del gommone del Presidio di vigilanza, soccorso in mare civile, tutela ambientale marittima e costiera della Protezione civile del Comune di Ragusa che, partito dall’omonimo porto turistico, si è recato prontamente nella zona di mare dove è avvenuta l’emergenza, constatando subito il tempestivo, coraggioso e quanto mai opportuno intervento di soccorso già operato da Ingallinera, che era già riuscito a raggiungere a nuoto i due pericolanti tedeschi, salvarli dalla forza delle onde e del mare, trasportandoli poi, in sicurezza, a riva, presso la spiaggia “La Mancina” di Ragusa.
Una dose di coraggio fuori dal comune che gli ha consentito di compiere un salvataggio degno di un bagnino professionista, portando in salvo le due persone in evidente difficoltà ed in procinto di annegare. “Ma per un attimo ho pensato di non farcela” – ha raccontato il giorno seguente Marco Ingallinera in Capitaneria – “visto che mi sentivo stanco. Tuttavia non mi sono arreso e ho continuato in quella che ormai era diventata una vera e propria missione. In gioco c’era la vita di alcune persone e al loro posto potevo esserci anche io”.

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