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Il P.I.P. relativo a Contrada Michelica di Modica all’esame del Partito Democratico

L’Amministrazione ha proposto al Consiglio Comunale di appostare in bilancio, quali potenziali crediti, le somme derivanti dalla vendita dei lotti di terreno nella cosiddetta Zona Artigianale di Contrada Michelica, sui quali gli imprenditori potrebbero realizzare i loro insediamenti produttivi.
I consiglieri Poidomani e Castello hanno manifestato le loro forti perplessità sull’esistenza della zona D1 (zona artigianale) alla luce del piano regolatore approvato dalla Regione Siciliana e chiesto sul punto maggiori chiarimenti all’amministrazione. Quest’ultima ha preferito tenere ferma la sua posizione senza tuttavia fornire alcun riscontro normativo o amministrativo inequivocabile.

“La c.d. zona artigianale di Michelica – precisa il Partito Democratico – era costituita dalle aree poste all’interno dell’omonimo Piano degli Insediamenti Produttivi (P.I.P.) adottato dal Comune ed approvato dalla Regione nel rispetto del piano regolatore del 1977; tali aree furono qualificate zona D1, appunto destinate alla realizzazione di insediamenti produttivi.
La Variante Generale del PRG adottata con Delibera Commissariale n. 16/2013 aveva confermato la destinazione D1 attribuita a tali aree dal P.I.P..
Il decreto regionale che ha approvato la Variante, però, non ha confermato tale destinazione urbanistica”.
In effetti, l’ufficio che all’Assessorato regionale al Territorio aveva istruito il procedimento di approvazione del Piano aveva esaminato e correttamente proposto di confermare la destinazione D1 all’area di C.da Michelica; ma alla fine la Regione non ha accolto tale proposta ed ha confermato unicamente le aree destinate a zone A e B0, B1 e Br1 nello strumento urbanistico adottato nel 2013, qualificando invece tutte le altre aree a zona E.
Così, anche le aree in precedenza inserite nel PIP di c.da Michelica hanno oggi una destinazione agricola E.
“Ciononostante – aggiunge il Pd – il Comune pretende di poterle venderle quali destinate a insediamento produttivo, quando in esse invece è possibile unicamente lo sfruttamento agricolo, e di appostare così a bilancio quali poste attive introiti peraltro del tutto avulsi dal reale valore dei lotti.
Non vale a nulla che nella cartografia cosiddetta “adeguata al DDG n. 214/2017” tali aree siano definite come zona D1, poiché, semplicemente, dopo il decreto di approvazione della Variante Generale del PRG a Modica non esistono zone D1 (e tra tavole grafiche e provvedimenti normativi questi ultimi prevalgono sempre su quelle). Anzi, ci si chiede come sia possibile che la cartografia non sia correttamente adeguata ai dettami del P.R.G. così come approvato dalla Regione.
Allo stesso modo, non è vero che il PIP Michelica sarebbe ancora vigente, poiché, com’è noto, i piani particolareggiati (come sono i P.I.P.) sono subordinati gerarchicamente al Piano Regolatore Generale, per cui la pianificazione contenuta nel PRG che sopravvenga al PIP si impone automaticamente su di esso”.

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