
Anche la Cisl Fp Ragusa Siracusa è scesa in piazza questa mattina a Palermo sull’annosa vertenza delle ex Province siciliane che riguarda da vicino il Libero consorzio comunale di Ragusa a rischio dissesto. Una nutrita delegazione di dipendenti dell’ente di viale del Fante ha protestato per chiedere l’abolizione del prelievo forzoso, la riorganizzazione dell’ente, la restituzione della dignità professionale al personale, offrendo adeguati servizi ai cittadini. “Al termine del confronto con una nutrita delegazione di parlamentari all’Ars – sottolinea il segretario della Cisl Fp Ragusa Siracusa, Daniele Passanisi – il nostro segretario regionale, Paolo Montera, ci ha comunicato che, con la pubblicazione della Finanziaria regionale e non appena nei prossimi giorni saranno liberati circa 112 milioni di euro, sarà possibile, almeno con una parte di queste somme, scongiurare il dissesto, nell’immediato, in quegli enti che corrono rischi concreti in tale direzione. Ma è chiaro che, così facendo, non si risolverà alla base il problema. Per cui, in seguito anche all’incontro con il vicepresidente della Regione, Gaetano Armao, tenutosi dopo il sit in della scorsa volta, è stato concordato che si porterà avanti un confronto con il Governo nazionale per predisporre un decreto legge urgente finalizzato a rimodulare i contenuti del prelievo forzoso. Sarà la deputazione nazionale siciliana a pressare in questo senso con l’appoggio di tutte le parti sociali, dell’Anci e di tutti i soggetti a vario titolo interessati. Ci si sta muovendo, in Sicilia, forse per la prima volta, come un corpo unico, senza caratterizzazioni politiche o sindacali di alcun tipo, forse perché ci si sta accorgendo che il problema è molto grave e riguarda tutti, ma proprio tutti, da vicino. Come sindacato, ci corre l’obbligo di ringraziare chi ha partecipato alla protesta e, naturalmente, terremo sempre molto elevata l’attenzione affinché il percorso prefigurato possa trovare attuazione”.