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La stagione turistica a Ragusa. Confcommercio e Federalberghi: “Nessun calo, i numeri sono in crescita”

“Dopo che per tutta la scorsa stagione estiva c’è chi, tra gli operatori economici soprattutto, ha lamentato il calo di presenze e di arrivi in provincia di Ragusa, ora che abbiamo in mano i dati ufficiali, provenienti dall’Osservatorio regionale turistico, è il caso di smentire, cifre alla mano, quella che era solamente una impressione. Perché i dati parlano di tutt’altra situazione”. Parola del presidente provinciale Confcommercio Ragusa Gianluca Manenti e del presidente Federalberghi Ragusa Saro Dibennardo che commentano le percentuali tutte, o quasi, con il segno “+” per quanto concerne la stagione turistica nell’area iblea, in controtendenza con quanto accaduto nel resto dell’isola. Come al solito, i dati sono distinti tra arrivi e presenze di italiani e stranieri. Per quanto riguarda la prima voce, mentre gli arrivi di italiani nel 2017 erano stati pari a 130.528 unità, nel 2018 sono stati 146.080 con un incremento dell’11,9%. Alla voce stranieri, invece, nel 2017 si erano registrati numeri pari a 65.389 mentre risultano essere ben 77.190 nel 2018 con un incremento del 18%. Il totale degli arrivi, nell’area iblea, dunque, a fronte dei 195.917 del 2017, risulta essere pari a 223.270 nel 2018 con un incremento del 14% a fronte del -1,9% nel resto della Sicilia. Altri dati sono quelli concernenti le presenze, cioè il numero complessivo di giorni trascorsi durante un pernottamento in un albergo o in un’attività extralberghiera. In particolare, per quanto riguarda gli italiani mentre nel 2017 erano state 418.062, nel 2018 ammontano a 485.768 con un incremento del 16,2%. Impercettibile decremento, invece, nelle presenze degli stranieri: dai 311.641 nel 2017 ai 310.778 del 2018 con una oscillazione in basso dello 0,3%. Il totale delle presenze, però, parla chiaro: dalle 729.703 del 2017 alle 796.546 del 2018 con un incremento del 9,2% a fronte del -3,8% che invece è stato fatto registrare in Sicilia. “Questi dati – afferma Dibennardo – rivelano che, al contrario di quanto qualcuno cercava di far credere, la stagione, nella nostra provincia, non è stata affatto un fallimento. Anzi, si registrano indici di gradimento che risultano essere in crescita anche se questo non ci deve fare dormire sugli allori ma, piuttosto, stimolare sempre più e meglio per far sì che il territorio offra tutte le opportunità e i servizi, con le sinergie di tutti, dagli enti locali territoriali alle imprese, a supporto dei visitatori e dei turisti. Abbiamo ancora molto lavoro da fare. Ma non si può dire che siano stati compiuti passi indietro. Anzi, i dati dimostrano tutt’altro”. E il presidente Manenti aggiunge: “Cruciale, in questo contesto, è il ruolo che le infrastrutture sono chiamate a svolgere. E’ necessario imprimere una svolta rispetto a tutte le opere già avviate e che ancora non trovano un completamento. Ed è poi indispensabile attivare azioni di marketing territoriale per farci conoscere ancora di più e meglio all’estero”.

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