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Grave crisi agricola. Il Vicesindaco di Vittoria scrive ai deputati regionali e nazionali di Forza Italia

“Ci piacerebbe comprendere le ragioni per cui la provincia di Ragusa, e in questo contesto il territorio vittoriese recita la parte del leone, sia stata esclusa dal bando Psr 5.2 senza tenere conto delle calamità naturali con riferimento ai fatti avvenuti a novembre 2017 e aprile 2018. Ci sembra che, ancora una volta, le istanze legittime di un territorio non solo non siano state prese in considerazione ma addirittura si è preferito fare finta di nulla rispetto a una questione di una gravità inaudita che rischia di mettere in ginocchio un intero sistema economico”. E’ parte della lettera aperta che Andrea La Rosa, vicesindaco di Vittoria, ha indirizzato ai deputati regionali e nazionali del proprio partito di riferimento, Forza Italia, nonché al leader siciliano dello stesso partito Gianfranco Micciché e all’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera. “Ci sembra – continua La Rosa – che troppe volte sono stati annunciati degli interventi a sostegno di questo o quel settore ma, tra le mani, non è ancora arrivato niente. Se qualcuno tra i nostri rappresentanti di partito non lo avesse ancora compreso, qui la situazione è critica, le imprese sono allo stremo, è una questione di sopravvivenza che non si può più prolungare oltre. Si rischia l’ecatombe economica e sociale. Pensavamo che il nubifragio del novembre 2017 e le fortissime raffiche di vento dell’aprile 2018, proprio per i forti danni che hanno causato, potessero essere inseriti tra i riferimenti del bando Psr 5.2. E, invece, niente. Invece, ancora una volta, è stato scelto, sbagliando, di non garantire risposte alle nostre imprese agricole. Sollecitiamo con forza l’assessore Bandiera, i nostri deputati e il leader di Forza Italia Sicilia Micciché ad intervenire. Sarebbe davvero difficile da spiegare, per non dire impossibile, agli imprenditori agricoli del nostro territorio che il Governo regionale si è dimenticato delle loro esigenze, della necessità di garantire delle risposte. La situazione rischia, se non ci saranno iniziative concrete, di sfuggire completamente di mano, con una crisi che si aprirà a ventaglio e che non si sa in che modo potrà essere arginata. Chiediamo, dunque, che la Regione possa porre un rimedio a quanto denunciato e che si trovino le condizioni per aiutare chi ha bisogno. Il tempo delle parole è finito da un pezzo. Servono fatti”.

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