Ragusa lotta, corre, si batte con grande intensità in difesa, ma alla fine deve consegnare gara3 a Venezia che si porta nuovamente in vantaggio nella semifinale playoff scudetto e che domani sera alle 20,30, nel match che andrà di scena ancora al Palaminardi di Ragusa, avrà il primo match point per accedere in finale. La squadra di coach Recupido paga certamente le scarse rotazioni per via dell’assenza di Jessica Kuster che in gara2 ha rimediato una botta alla gamba e le cui condizioni sono in fase di valutazione da parte dello staff medico, ma si è comunque presentata in campo con grande grinta, cercando di sopperire in tutti i modi all’assenza della propria straniera, dando vita ad un match dei più combattuti e all’insegna dell’equilibrio come questa serie ha ormai abituato. Alla fine è venuta fuori Venezia che ha trovato le giuste giocate in attacco nel momento più importante, che hanno portato la squadra di coach Liberalotto sul +9 mentre Consolini e compagne hanno provato a ricucire, riuscendo a portarsi sul -2 ma finendo la benzina solo qualche metro prima del traguardo. 63-71 il punteggio finale dell’incontro. “Sicuramente anche oggi abbiamo fatto una buona partita – commenta coach Gianni Recupido – è chiaro che la mancanza di Kuster è stata un’evidente difficoltà. Ma queste cose nello sport capitano e quindi a noi toccava di reagire e devo dire che questa reazione c’è stata. Venezia è stata brava a sfruttare le nostre debolezze, mettendo grande pressione, e venendo fuori nel momento decisivo, questa volta con Little che ha trascinato Venezia quando noi avevamo recuperato. La partita è andata ad ondate e se avessimo avuto un po’ di costanza in più e di pazienza soprattutto nell’attaccare, magari commenteremmo un risultato diverso. Alle ragazze non posso rimproverare nulla perché hanno offerto una buona prestazione. Domani sera ci riproviamo, e scenderemo in campo decisi a portarla a gara5”. Si torna in campo domani sera 28 aprile, sempre al Palaminardi, alle ore 20,30. Eventuale gara 5 è in programma lunedì 30 a Venezia.
