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Istruttori di Capoverde in formazione al PalaScherma Modica, per una promozione dello sport e integrazione culturale

Anche il 2018 vede la Conad Scherma Modica parte attiva del progetto CMI (Club Movement Initiative) della Federazione Internazionale, volto a promuovere la scherma a livello mondiale con iniziative di promozione e formazione, rivolte soprattutto ai paesi emergenti e che ne possano aiutare lo sviluppo in questo ambito sportivo. Proprio all’interno di questo progetto la FIE aveva inviato, in Uganda, il maestro modicano Leandro Giurdanella per tenere un corso di formazione per i futuri maestri ugandesi.
Appena il tempo di relazionare sul lavoro svolto in Uganda, che già al Palamoak si era pronti ad accogliere tre aspiranti istruttori di scherma provenienti dall’arcipelago di Capo Verde, che si fermeranno a Modica per l’intero mese di marzo, per seguire uno stage di formazione come istruttori di scherma, tenuto dai maestri della società. In relazione alla loro presenza, è attesa in città, anche la visita di Maria Silva, presidente dell’associazione Italia-Capo Verde, nonché alto funzionario dell’ambasciata capoverdiana in Italia, il cui ruolo diplomatico è stato di grande apporto al fine del concretizzarsi del progetto.
“Sono molto soddisfatta dei programmi che la nostra società, senza sosta, negli ultimi anni sta portando avanti e i riscontri positivi che ne conseguono ci danno l’entusiasmo a fare sempre di più e meglio” afferma il presidente della Scherma Modica Maria Monisteri “lavoriamo cercando di interpretare nel migliore modo possibile il significato di sport, e quindi non solo nell’accezione di gioco sportivo, ma anche come possibilità di confronto, scambio, come un efficace linguaggio trasversale che si instaura sia tra le diverse popolazioni, che nei casi di disabilità fisica. L’impegno quotidiano di tutti noi della Scherma Modica, e non parlo solo dello staff e degli atleti, ma anche delle famiglie e delle aziende che ci sostengono, credo sia ripagato dal poter vedere, in contemporanea, le pedane della nostra sala scherma occupate da campioni olimpici come Avola e Cassarà, da uno schermidore di Capo Verde che sfida uno spadista modicano, da una schermitrice argentina che “tira” con una nostra fiorettista mentre altri atleti, di tutte le età in attesa del loro turno, esultano assistendo agli assalti che si svolgono sulle pedane “speciali”, quelle adattate per la scherma in carrozzina e per i non- vedenti. Atmosfera di sport pulito, di internazionalità e di diversità, che ritengo contribuisca a formare i nostri ragazzi, non solo come atleti, ma soprattutto come cittadini di Nazioni moderne.”

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