Chi non ricorda cosa disse, nel varare una delle tante finanziarie, il ministro Giulio Tremonti a proposito della cultura?
Sembra che le parole siano state “Con la cultura non si mangia”!
Secondo lo “statista” sono altre le cose umane a cui tendere, ad esempio l’economia o il profitto, detto in parole povere.
Ma per ribadire un altro concetto, opposto a quello dell’ex ministro, e sinceramente molto più lusinghiero, per coloro che hanno a cuore l’essenze stessa delle cose, occorre dire “…che non si vive di solo pane!”.
Ovviamente con le attività culturali, di volontariato e di solidarietà, difficilmente ci si arricchisce, anzi in molti casi ci si impoverisce economicamente, ma quasi in una legge del contrappasso dantesca, ci si arricchisce diversamente.
Anche nella musica e nelle attività di corollario a questa, bisogna ammettere che effettivamente non vi è un ritorno di carattere economico, finanziario, anzi, senza la portante del volontariato e della passione individuale, che diventa, col tempo e la frequentazione, collettiva e univoca, ben poca cosa potrebbe realizzarsi.
La musica però dà e dà molto in termini di ricchezza interiore, di socializzazione, di solidarietà, di accrescimento intellettuale, e se come dice il precitato ex ministro non ci si campa, ovvero non si viene pagati e secondo un certo concetto di venalità diffusa, sarebbe anche non conveniente praticare la musica, dall’altro lato la musica non paga, ma “ripaga” e ripaga nei termini morali predetti di arricchimento interiore e personale.
Questo concetto è stato recentemente molto presente agli organi direttivi della Banca Agricola Popolare di Ragusa, istituto di credito presente fortemente sul territorio provinciale e siciliano, e non poteva sfuggire loro che alla fine occorre sostenere questi “volenterosi della musica”, che forniscono in maniera costante e quasi professionale, peraltro, un servizio alla comunità di elevata qualità.
Infatti, recentemente, la Banca Agricola Popolare di Ragusa e particolarmente nella persona del Direttore Generale, ha deciso di voler sostenere una di queste espressioni cittadine e cioè la Banda Musicale Città di Modica Belluardo-Risadelli, di cui è Presidente Cataldi Gianluca e Maestro (perchè alla Banda è associata una scuola di musica, la “Peppino Galfo”, totalmente gratuita) e Direttore Corrado Civello.
L’Istituto di Credito ha voluto donare una contribuzione volontaria per completare la componente delle percussioni della Banda, ormai necessaria e improcrastinabile per le attività della medesima, con riserva di ulteriori eventuali interventi, laddove fossero necessari e riconosciuti meritevoli di sostegno.
Quindi, come detto, la musica non paga, ma “ripaga”!
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