
Ricordate il film Letters to Juliet? Una ragazza americana in vacanza in Italia si imbatte in una “lettera a Giulietta” – una delle migliaia di lettere d’amore che vengono lasciate a Verona, nel cortile della casa con il celebre balcone e decide di impegnarsi nella ricerca dei due amanti di cui si parla in quella lettera speciale. Bene,
la storia di S.Valentino che vi stiamo per raccontare rispecchia per molti versi la trama della fortunata pellicola americana. A differenza della storia più famosa che si svolge nell’antica Verona, la nostra ha come scenario la magnifica campagna iblea degli anni 50. Protagonisti due giovani, Carmelo Gurrieri e Lina Di Natale. La loro storia ruota tutta intorno al ritrovamento, avvenuto qualche tempo fa, di una vecchia lettera ingiallita, ammuffita, con i segni del tempo che si fanno sentire. La lettera giaceva nascosta, gelosamente custodita tra due grandi pietre che componevano una parente di una vecchia casa in C.da Carbonara, territorio di Rosolini ma adiacente alla frazione di S.Giacomo. Scritta a quattro mani, in bella calligrafia e con uno stile elegante. Una prima parte a penna blu scritta da Carmelo con qualche correzione a penna rosa fatta da Lina che poi concluderà la seconda parte con una promessa di amore eterno. In poche righe è raccontata la storia del loro amore, nato, cresciuto e (probabilmente) finito nell’arco di 7 anni. “Nell’estate del 1950 al tramonto è sbocciato il nostro amore….” questo l’incipt della missiva che nelle intenzioni dei due innamorati sarebbe dovuta essere letta il giorno del loro matrimonio. “Dopo tre anni, la sera del Santo Natale del 1953 fiorì il nostro amore…..Siamo gli eroi del fidanzamento e alla vittoria vogliamo portare perché all’altare ci andiamo a sposare. Questa pagina che abbiamo scritto resta in ricordo del nostro fidanzamento e quando un giorno all’altare saremo mille auguri di felicità”. E ora il turno di Lina che racconta il suo amore, pur tra mille difficoltà, per Carmelo: “ Soffriva il mio cuore notte e giorno mai più trovò pace ma pensando a quel duro sentiero che il destino mi mise alla prova…..In un magnifico giorno di marzo il destino fece l’incontro…..è tornato a fiorire l’amore…..sognando insieme il proprio destino finalmente insieme. E di qui è nato il fidanzamento che mai più si spezzerà”.
Si chiude con questa certezza che è più una promessa a loro stessi. Quello che successe dopo il 1957 è immerso nell’incertezza. C’è chi dice che i due furono separati probabilmente dal padre di lei che si trasferì in un’altra Città (probabilmente Ragusa), c’è chi dice che si sposarono, che sono ancora insieme e che la lettera è stata dimenticata in quella casa per oltre 60 anni. La verità la possono sapere solo i diretti protagonisti che, ad occhio e croce, dovrebbero avere circa 80 anni. Abbiamo deciso di pubblicare la lettera per riuscire a rintracciarli e restituire loro questa magnifica promessa di amore d’altri tempi che ha resistito alle intemperie attraversando i decenni. Potenza dell’amore, in un’epoca in cui basta un whatsapp o un sms a mettere la parola fine ad una storia d’amore. Restituire la lettera sarebbe il regalo più bello che possiamo immaginare per celebrare il giorno di S.Valentino.
Giuseppe Ragona