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L’incarico su Palazzo Miccichè Lipparini a Scicli. Per l’ordine architetti serviva un concorso di progettazione

L’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Ragusa ha appreso che è stato assegnato un progetto di messa in sicurezza dell’istituto scolastico Lipparini Miccichè di Scicli, presentato alla cittadinanza sabato scorso.

Ritenendo che si tratta di un intervento su un edificio architettonicamente sensibile, vista la sua ubicazione, la sua storia e le vicissitudini che lo hanno interessato, questo Ordine si chiede come un incarico avente ad oggetto la “progettazione definitiva per l’adeguamento sismico e diagnosi sismica ed energetica dell’edificio appartenente all’istituto comprensivo Giovanni D’Antoni, scuola media Lipparini (…)”, riguardi invece anche l’intero assetto estetico, architettonico ed urbanistico di piazza Italia a Scicli.
Si ritiene che per questo tipo di intervento sarebbe stato auspicabile la realizzazione di un concorso di progettazione aperto a tutti i professionisti, espletato con procedure che garantiscono trasparenza e qualità architettonica, con giurie di alto profilo professionale, composte per la maggior parte da progettisti di valore riconosciuto. In quest’ottica l’Ordine degli Architetti è sempre presente, disponibile ed attento nel dare il proprio contributo.

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5 commenti su “L’incarico su Palazzo Miccichè Lipparini a Scicli. Per l’ordine architetti serviva un concorso di progettazione”

  1. come architetto…ritengo che l’incarico diretto assegnato allo studio ArchiTrend, accompagnato dal dibattito tra cittadinanza, storici dell’arte e dell’architettura di chiara fama, finalizzato alla partecipazione al bando e all’ottenimento dei fondi, non poteva essere che la scelta migliore…

  2. Il problema fondamentale è un altro: si vorrebbero utilizzare fondi per la messa in sicurezza, pertanto destinati (astrattamente) ad interventi di tipo tecnico strutturali, e non di certo estetici come proposto dal Sindato. Ciò deriva che essendo fondi per interventi di tale genere, è permesso al comune di avvalersi dei suoi tecnici o di incarico diretto, viste le finalità tendenzialmente di “urgenza” connesse alla materia della sicurezza. Banalmente: se si devono sistemare fondamenta o mura pericolanti, il sindaco puà valersi di chi vuole, posto che è una manutenzione di taglio tecnico priva di grandi speculazioni astratte, ma con interventi “oggettivi”. Qui non solo si vogliono deviare tali fondi per altre finalità, ma queste finalità hanno una finalità ed una valutazione “soggettiva” non indifferente, rientrante in quei casi in cui non si può prescindere dal concorso (per legge).

    Io sono anche d’accordo per questo intervento; sono pure conscio della legittimazione popolare che il sindaco Giannone non manca mai di ricordare di avere; ma qui si parla di legalità…

  3. Errata corrige:
    *ma questi interventi hanno una destinazione ed una valutazione soggettiva non indifferente

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