
Comiso, 17 Luglio 2025 – Il “vaso di Pandora” della gestione dell’aeroporto di Comiso è stato scoperchiato, rivelando un disastro economico che ha visto lo scalo passare dai quasi 460.000 passeggeri del 2016 – anno in cui si intravedeva il suo pieno potenziale – a un misero 18.168 passeggeri nel primo quadrimestre del 2025, registrando un calo del 31,9% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il Comitato per la difesa e lo sviluppo dell’aeroporto ibleo alza la voce, chiedendo risposte concrete e immediate sul futuro di un’infrastruttura vitale per il territorio.
Il Libero Consorzio Comunale di Ragusa ha annunciato due passaggi operativi cruciali: la richiesta di un incontro con SAC, la società di gestione dell’aeroporto, da tenersi subito dopo il 25 luglio (data in cui è attesa la definizione della nuova governance), e l’avvio di un confronto istituzionale con Ryanair. Questi appuntamenti sono visti come l’ultima spiaggia per cercare di invertire una rotta che sembra condurre l’aeroporto di Comiso verso l’irrilevanza.
Il cuore del problema, secondo il Comitato, risiede nell’inspiegabile e repentino abbandono di Ryanair dalla pista di Comiso nell’estate del 2023. Una decisione che “brucia” e rimane tuttora irrisolta. Il Comitato, rivolgendosi direttamente alla presidente della Provincia Schembari, si interroga sul motivo per cui la compagnia irlandese, nota per prediligere e sviluppare scali minori, abbia manifestato una “strana, stranissima repulsione” per Ragusa e i suoi dintorni, mentre Catania, in palese overbooking, continua ad accogliere Ryanair nello scalo etneo.
La domanda che assilla il Comitato è chiara: “Cosa era contenuto nell’accordo tra SAC e Ryanair, e cosa è andato storto?”. Voci di corridoio “insistenti e autorevoli” suggeriscono che Ryanair sarebbe disposta a tornare se SAC riassumesse gli impegni presi in precedenza. Anche l’eliminazione dell’addizionale comunale, richiesta dal management di Ryanair, non sembra aver sortito l’effetto desiderato. Il Comitato vuole capire il perché di questa situazione e se sia ancora possibile invertire la rotta.
Nel frattempo, i bandi “spot e d’emergenza” a cui gli enti locali stanno lavorando per attrarre nuove compagnie aeree stanno riscontrando una scarsa partecipazione. Tra le poche interessate, emerge una forte preoccupazione per la compagnia Aeroitalia, che accumula ritardi e minacce di querele per diffamazione nei confronti di chi osasse esprimere critiche. Il Comitato si chiede retoricamente: “Perché Comiso, e tutto il territorio che con Comiso attende un rilancio, dovrebbe affidarsi a una compagnia che non risponde ai criteri di efficienza richiesti da un aeroporto moderno? Perché farsi del male?”.
Il futuro dell’aeroporto di Comiso è appeso a un filo, e il Comitato a Difesa e Sviluppo dell’Aeroporto degli Iblei è determinato a fare luce sui retroscena di questa crisi, lottando per un rilancio che appare sempre più urgente e necessario per l’intera provincia.