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CGIL. Assemblea provinciale per la conferenza di organizzazione

Undici schede orientative per una nuova Organizzazione Sindacale. Approvate all’unanimità
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Ampio e articolato dibattito ieri sera alla conferenza di organizzazione 2021 della CGIL di Ragusa alla quale ha partecipato un’affollata assemblea.
Undici le schede che fanno capo ai titoli dei comparti organizzativi che sono stati discussi, integrati è approvati all’unanimità da un documento redatto da tutte le categorie sindacali.
I lavori sono stati aperti dal segretario generale della CGIL di Ragusa, Peppe Scifo il quale nella relazione introduttiva ha focalizzato alcune questioni:
Rafforzare la capacità di iniziativa della CGIL e affermare un modello di sindacato confederale, democratico, che fa della contrattazione e della rappresentanza gli elementi fondamentali del suo rapporto con le lavoratrici e i lavoratori attivando percorsi di tesseramento capaci di accrescere gli iscritti e renderli protagonisti della vita dell’ organizzazione.
Il tesseramento della CGIL negli ultimi anni ha vissuto grandi cambiamenti sia in termini quantitativi che di attenzione alla qualità del dato inserito negli archivi.
Il dato 2019 in provincia è pari 40.006 iscritti. Il dato 2020 è pari a 39.113. In valore assoluto sono 893 unità in meno con una percentuale pari a meno 2,23. Una flessione che possiamo circoscrivere ad un calo dovuto alle circostanze pandemiche, alla perdita di molti posti di lavoro, come ad esempio nel 2020 rispetto a molte attività stagionali.
Le strutture organizzative devono assumere la centralità del territorio, ampliando la capacità di rappresentanza, allargando il coinvolgimento e la partecipazione dei rappresentanti nei luoghi di lavoro e delle leghe dello Spi.
Il tema della Tutela individuale va affrontato dal punto di vista di una risorsa strategica per la CGIL tutta sul piano della tutela agli iscritti, ai non iscritti e ai loro nuclei familiari, sul piano del consenso prodotto tra i cittadini e del potenziale proselitismo. Perché è urgente costruire più sinergie tra Tutele individuali e Rappresentanza collettiva.
La formazione è un altro tema centrale che si sviluppa attraverso tre direttrici: 1a formazione per delegate/i ed operatori dei servizi; la formazione gruppi dirigenti – Alta Formazione: la formazione/ricerca per qualificare la contrattazione collettiva.
La digitalizzazione vuol dire avvicinare la CGIL alle/agli iscritte/i e alle/agli delegate/i e raggiungere, indirettamente, anche nuove platee di riferimento oltre che favorire meccanismi di condivisione delle informazioni tra tutte le strutture, (confederali, di Categoria, Patronato, sistema dei servizi) ai vari livelli nazionali e territoriali.
La Democrazia e la partecipazione attraverso l’attività di delegate e delegati nei luoghi di lavoro, attivisti e militanti sul territorio e nelle leghe SPI sono i soggetti fondanti su cui investire per una nuova idea di confederalità e di centralità delle Camere Del Lavoro anche comunali. Svolgere una funzione di educazione, mutualismo e di partecipazione democratica, a partire dai giovani ai quali dobbiamo aprire le nostre sedi per dare spazio alle loro iniziative studentesche e non solo.
Sulla contrattazione occorre trovare strumenti per rafforzare la capacità di attivarla, non solo come strumento di tutela individuale e collettiva per migliorare le condizioni di lavoratori e pensionati, ma anche come strumento per agire una trasformazione della società. Perché dobbiamo proseguire con maggiore efficacia e maggiore convinzione sulla strada della contrattazione inclusiva.
Sulla comunicazione. La forza comunicativa che oggi viene espressa dai diversi canali del web, a partire dai social media. Questi canali nuovi dobbiamo utilizzarli per arrivare anche alle nuove generazioni oggi distanti da noi, dalle nostre attività. La segreteria della CGIL ha discusso un nuovo piano strategico della comunicazione mettendo insieme media nuovi e tradizionali, per informare e fare cultura, contribuendo all’azione di presa di coscienza delle lavoratrici e dei lavoratori su temi sociali e politici.
Ribadire la centralità delle Camere del Lavoro e del Sindacato di strada: bisogna trovarsi dove necessario, dove prevale la sofferenza, la solitudine, la rassegnazione e ciò comporta la presenza in tutti i comuni.
Sulla Confederalità. Per la CGIL e per tutte le nostre Categorie la confederalità rappresenta la condizione per esplicitare al meglio la funzione di rappresentanza ma anche per garantire una tenuta organizzativa. Siamo in questo senso una struttura che da sempre si è mossa dentro questo schema di vera confederalità. Si deve ancora di più alimentare questa reale e concreta solidarietà rafforzando l’idea di una solidarietà tra le strutture e non solo verso la confederazione, ma destinando risorse laddove c’è necessità politica di rafforzamento.
Sulla contrattazione sociale e territoriale e per lo sviluppo sostenibile ritorna la centralità del territorio e la confederalità. Sui temi della contrattazione sociale occorre ripartire dalla formazione, sapendo di fare contrattazione sociale solo nella carta e nelle relazione di qualche direttivo, ma al tempo stesso facciamo azioni di buona contrattazione sociale senza saperlo. Ecco perché serve aumentare il bagaglio delle competenze a partire dalla conoscenza della complessità normativa oggi in campo dove esistono ingenti risorse ma all’interno di una moltitudine di canali, fondi e ambiti.
IL PNRR secondo le indicazioni della CGIL va rivolto verso la coesione sociale, la sanità, la scuola (comunità educante) e in particolare sull’ ambiente.
“L’assemblea organizzativa serve ad allargare la partecipazione degli iscritti attraverso l’attività di contrattazione aziendale, commenta Peppe Scifo, segretario generale della CGIL di Ragusa, e più in generale dentro e fuori i luoghi di lavoro assumendo il territorio come centralità.
Vogliamo in particolare discutere come valorizzare il ruolo e il contributo delle delegate e dei delegati alla vita complessiva della nostra Organizzazione. Vogliamo allargare la sfera di rappresentanza della CGIL per definire un nuovo modello sociale partecipato e collettivo.
Ma occorre partire da subito su un tema non più rinviabile in questo territorio; la questione salariale, soprattutto ora che c’ la ripresa economica. Non è tempo di riprendere la c.d. vertenza Ragusa, oggi occorre con forza avviare la vertenza lavoro per innalzare i livelli di reddito in tutti i settori contrastando con forza, azioni collettive e politiche, l’irregolarità e lo sfruttamento.”
I lavori sono stati conclusi dal segretario della CGIL Sicilia, Francesco Lucchesi, che ha annunciato l’iniziativa denominata “Piazza di Lavoro” a partire dal 26 ottobre e sino a gennaio 2022 che interesserà tutte le Camere del lavoro di Sicilia per dimostrare che il sindacato parte dal basso tornando a rappresentare donne e soprattutto i giovani con tutte le loro problematiche.

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