
Scoperti i primi nidi di tartaruga Caretta caretta nel ragusano. Il primo è stato indivisuato tra Punta Braccetto e Scoglitti da un fotografo russo, il secondo a pochi metri di distanza da una biologa marina e dal marito. Adesso sono stati presi in cura dagli attivisti del Wwf.
Ad accorgersi delle tracce lasciate da «mamma tartaruga» è stato per primo, ieri, un fotografo russo, Valentin Eshpai. L’uomo, giunto in Italia per un reportage fotografico, ha subito segnalato la notizia agli attivisti Wwf di Pozzallo grazie al cartello del progetto tartarughe posto dal volontario del Wwf Antonino Sansone, scomparso lo scorso anno, all’ingresso della riserva naturale integrale di Cava Randello.
L’area verrà quindi messa in sicurezza dal Corpo Forestale della Regione Siciliana. Proprio mentre si svolgevano le operazioni, alla biologa marina e al marito è caduto l’occhio su quella che sembrava una seconda traccia di deposizione a pochi metri di distanza. Anche questo nido è stato messo in sicurezza.
Per il Wwf si tratta di una bellissima notizia che arriva con circa 3 settimane di anticipo rispetto alla «stagione ufficiale» delle nidificazioni, che in genere parte intorno alla metà di giugno. «Come sempre – sottolinea – la rete dei nostri attivisti in Sicilia ha preso in carico e in custodia il nido, in collaborazione con le autorità. Anche questa volta tutto ha funzionato, e ora si aspetteranno i canonici 60-70 giorni per la schiusa delle uova».