
Ragusa, 12 ottobre 2025 – Prima sconfitta casalinga per il Santa Croce caro al presidente Paolo Ferrara. Il Priolo passa allo stadio Biazzo di Ragusa con un 1-2 in inferiorità numerica, ma quanto rammarico per i biancazzurri per le occasioni clamorose mancate sotto rete che potevano cambiare il verso della gara.
Resta, comunque, per il Cigno l’ottima prestazione della squadra che ha dovuto fare a meno dei tre elementi mancanti per squalifica e quella di Matteo Runza che è stato costretto ad uscire nel primo tempo per un infortunio.
La cronaca:
Dopo il fischio d’inizio del signor Calanna, le due squadre si controllavano con dei lunghi fraseggi la centrocampo.
La prima emozione emozione arrivava al 14′ quando in area ospite, Tinnirello serviva un delizioso pallone a Barresi che con un piattone mancava clamorosamente la rete del vantaggio.
Al 17′ erano stavolta gli ospiti pericolosi sottoporta con Fiorentino che si vedeva respingere la palla sulla linea di porta da un sontuoso Lorenzo Nardo.
Al 35′ ospiti in dieci per l’espulsione di Amara reo di aver colpito a gioco fermo il giovane Fiorilla. Il Priolo non disuniva e al 41′ passava in vantaggio con un colpo di testa di Ferla che non lasciava scampo a Mangione.
La reazione del Santa Croce era a 47 con un tiro di Valerio che terminava fuori di poco.
Nella ripresa mister Campanaro operava dei cambi che davano maggiore incisività e al 6′ un tiro di Rechichi terminava di poco alto. Il Priolo si chiudeva in difesa cercando un gioco di rimessa e rischiava tantissimo al 10′ su un tiro centrale si Javadov sul quale il portiere Lumia interveniva di pugno. Al 13′ era ancora Santa Croce con Tuvè di testa, ma la traiettoria del pallone era centrale. L’occasione più clamorosa per il Cigno era al 24′ quando Scerra faceva velo in area ospite per Barresi che si trovava a calciare un rigore in movimento, ma da pochi passi spediva alle stelle.
Goal mangiato goal subito, la dura legge del calcio non perdonava, così al 31′ Cavallo con un “tiro della domenica” beffava da venticinque metri Mangione, posizionato troppo avanti.
Il Santa Croce reagiva e al 37′ accorciava le distanze con un bellissima ” bicicletta” di Tony Scerra che dava nuova linfa al Cigno.
Il forcing era asfissiante, ma non scaturiva niente di pericoloso così al triplice fischio finale, si concretizzava la prima sconfitta in campionato.