
Pozzallo, 05 Agosto 2025 – Si trovano presso l’obitorio del cimitero di Pozzallo, le due piccole salme di 10 mesi e 8 anni, arrivate con l’ultimo sbarco di tre giorni fa. Per il seppellimento dentro il cimitero della cittadina rivierasca si aspetta l’autopsia che, con molta probabilità, sarà effettuata entro le prossime 24 ore. Due giovani vite spezzate per cause ancora da accertare. Poche le informazioni in nostro possesso. Da quanto trapela, pare che i due minori siano finiti in acqua, annegati, nel trasbordo dal barchino alla nave mercantile.
Partiti in cento da Sfax, in Tunisia, come hanno raccontato agli inquirenti, sembra che qualcuno, a causa del mare mosso, sia finito in mare e solo in 97 sarebbero riusciti a toccare terra, in Sicilia, grazie all’intervento di una nave mercantile delle Isole Marshall in transito lungo le rotte del Mediterraneo.
Doveva essere Reggio Calabria la meta finale del viaggio dei migranti. Con due giorni di navigazione in più sotto il sole cocente di questo inizio agosto. Il buonsenso ha fatto sì che la meta finale diventasse la città di Pozzallo, risparmiando fatica, sete, altre scottature e lacrime ai migranti giunti dall’Africa.
I migranti sarebbero partiti a fine luglio, restando in balia delle onde per ben 4 giorni, nonostante il barchino fosse stato segnalato alle autorità tunisine e maltesi, le quali hanno girato le spalle non soccorrendo i tantissimi migranti. È stata, dunque, scritta un’altra pagina vergognosa per un problema che sembra non conoscere la parola “fine”.
La cronaca odierna ci parla, inoltre, di un primo trasferimento di venti minori fra i 97 ospiti della struttura portuale, minori che saranno inviati in centri di seconda accoglienza, sempre nel sud Italia.
“Non sappiamo – dice il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna – se le due salme saranno seppellite a Pozzallo. Noi, qualora ce lo chiedessero, faremo la nostra parte come sempre abbiamo fatto in questi anni”.