
Ragusa – I Consiglieri comunali del Partito Democratico di Ragusa, Peppe Calabrese, Giuseppe Podimani e Mario Chiavola, denunciano un episodio di grave scorrettezza avvenuto durante la seduta di ieri del Consiglio comunale, che ha visto protagonista il Presidente Fabrizio Ilardo.
Al rientro da una manifestazione alla quale aveva partecipato l’intero Consiglio, il Presidente Ilardo ha avviato i lavori consiliari mentre diversi consiglieri, inclusi esponenti del Partito Democratico, non erano ancora rientrati in aula.
“Con una rapidità inusuale – dichiarano i consiglieri – Ilardo ha chiesto velocemente, anche troppo, se qualcuno volesse prendere parola, ignorando la momentanea assenza dei consiglieri di opposizione e, quindi, saltando in un istante qualsiasi momento di confronto preliminare e passando direttamente all’ordine del giorno. Il momento dedicato alle comunicazioni è stato completamente evitato”.
I consiglieri del PD sottolineano la gravità dell’accaduto, specialmente considerando che proprio i Consiglieri del PD e altri della minoranza avevano consentito il raggiungimento del numero legale all’apertura della seduta, permettendone l’avvio. Questo comportamento, secondo i consiglieri dem, “appare chiaramente finalizzato a impedire il dibattito per proteggere il sindaco, che non ha ancora avuto il coraggio politico di comunicare ufficialmente in aula il proprio passaggio a Forza Italia”.
“Ciò che abbiamo visto – aggiunge in particolare Podimani – non è stato il comportamento di un Presidente super partes, garante delle regole democratiche, ma l’atteggiamento di chi utilizza le Istituzioni come strumento per soffocare il confronto e la voce dell’opposizione”.
I Consiglieri del Partito Democratico si dichiarano “profondamente colpiti e delusi da questo gesto di palese mancanza di rispetto, non solo verso i consiglieri assenti per un impegno istituzionale condiviso, ma soprattutto verso il valore stesso della politica e il suo senso più profondo: il dialogo, la trasparenza, la responsabilità. Quando si arriva al punto in cui si fa finta che il confronto non serva, che la presenza dell’opposizione sia un fastidio da aggirare, si è su un piano pericoloso. Non si tratta più solo di furbizia politica, ma di una visione autoritaria della gestione dell’aula, che rifiutiamo con forza. Non è democrazia, è il suo contrario”.
Per tali ragioni, i Consiglieri del PD invitano il Presidente Ilardo a “riflettere seriamente sul proprio ruolo e sul rispetto che deve a tutti i consiglieri, senza distinzione di appartenenza, chiedendo che episodi simili non si ripetano più, poiché – concludono – le istituzioni appartengono a tutti, non a chi governa!”.