
Palermo – Confagricoltura Sicilia esprime forte preoccupazione e sdegno per quanto accaduto mercoledì sera in sede di Assemblea Regionale Siciliana durante l’esame della riforma dei Consorzi di Bonifica.
Quattro ore di discussione strumentale per esaminare unicamente il primo articolo del provvedimento, senza neppure riuscire ad approvarlo: questo il desolante bilancio di una seduta che ha messo in luce l’incapacità di una parte della classe politica regionale di anteporre gli interessi concreti dell’agricoltura siciliana alle logiche di mero ostruzionismo parlamentare.
“Siamo di fronte a un episodio gravissimo che danneggia non solo gli agricoltori, ma l’intera economia siciliana”, dichiara il Presidente di Confagricoltura Sicilia, Rosario Marchese Ragona. “I Consorzi di Bonifica rappresentano un pilastro fondamentale per la gestione delle risorse idriche e la tutela del territorio agricolo. Bloccarne la riforma significa condannare migliaia di imprese agricole a un sistema inefficiente e obsoleto”.
“La riforma dei Consorzi di Bonifica – aggiunge Marchese Ragona – è attesa da anni dal comparto agricolo e rappresenta uno strumento indispensabile per modernizzare la gestione delle risorse idriche, migliorare l’efficienza dei servizi agli agricoltori, ottimizzare la tutela del territorio e la prevenzione del dissesto idrogeologico e garantire maggiore trasparenza e controllo”.
Confagricoltura Sicilia chiede con forza che l’Assemblea Regionale Siciliana riprenda immediatamente i lavori con un approccio costruttivo e responsabile, mettendo da parte tattiche dilatorie che danneggiano esclusivamente chi lavora la terra e produce ricchezza per la Sicilia.
“Non possiamo permettere – conclude il Presidente di Confagricoltura Sicilia – che una politica irresponsabile sacrifichi il futuro dell’agricoltura siciliana sull’altare di interessi di parte. Gli agricoltori siciliani meritano rispetto e risposte concrete, non teatrini parlamentari che bloccano riforme essenziali per la sopravvivenza del settore”.
Confagricoltura Sicilia si riserva di valutare ogni iniziativa utile per sollecitare la conclusione dell’iter legislativo e garantire che la voce del mondo agricolo non venga ignorata dalle istituzioni regionali.