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La Sicilia baciata dalla fortuna… e dalla distrazione

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Il SuperEnalotto rappresenta per molti italiani il sogno di un cambiamento radicale, una possibilità affidata a sei numeri che potrebbero stravolgere un’esistenza. Eppure, esiste un incredibile paradosso che accompagna questo desiderio collettivo: quello delle vincite mai riscosse. Un fenomeno più frequente di quanto si immagini, che vede somme, talvolta ingenti, rimanere in un limbo per poi svanire nel nulla, o meglio, nelle casse dello Stato. L’ultimo episodio di questa singolare cronaca arriva proprio dalla nostra terra, la Sicilia.

La Sicilia baciata dalla fortuna… e dalla distrazione

Nel cuore del Mediterraneo, quattro giocatori sono stati recentemente toccati dalla buona sorte, ma sembrano esserne del tutto ignari. Si tratta di vincitori legati all’iniziativa speciale “REGALA UN SOGNO” del SuperEnalotto SuperStar, lanciata a Dicembre 2024. Questa promozione ha assegnato ben 1.000 premi garantiti da 10.000 euro ciascuno. Ebbene, quattro di questi premi, vinti con giocate effettuate a Messina (due vincite), Agira (provincia di Enna) e Giardini Naxos (provincia di Messina), non sono ancora stati reclamati.

Le estrazioni fortunate sono state quelle del 19 e 20 Dicembre 2024. Il tempo, però, stringe inesorabilmente: le scadenze per presentarsi all’incasso erano fissate rispettivamente al 19 e 20 Marzo 2025. Non è noto se i vincitori abbiamo scoperto la propria fortuna, verificando i codici alfanumerici univoci presenti sulla ricevuta di gioco. Questo episodio siciliano, tuttavia, non è che la punta dell’iceberg di una dinamica ben più ampia.

Quando la memoria tradisce i vincitori: i casi più eclatanti

La memoria corre infatti all’estate del 2024, quando un’analoga iniziativa speciale, denominata “Un’estate a mille”, mise in palio altri mille premi da 10.000 euro ciascuno nei concorsi SuperEnalotto SuperStar di fine Giugno. Anche in quel caso, a ridosso delle scadenze fissate per Settembre 2024, la Sisal, concessionaria del gioco, lanciò un avviso: ben 67 premi risultavano ancora non riscossi a livello nazionale.

Appare chiaro, dunque, come la distrazione o la semplice dimenticanza, specialmente nel controllare codici specifici legati a promozioni e non solo la combinazione principale, rappresentino un fattore determinante dietro queste mancate riscossioni.

Ma la storia delle lotterie è costellata anche da episodi ancor più eclatanti. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ricorda due casi emblematici: nel 2008, un premio del valore di ben 5 milioni di euro non fu mai reclamato. Più recentemente, nel 2016, furono 2 milioni di euro a svanire nel nulla perché il fortunato possessore del biglietto vincente non si presentò mai all’incasso.

Questi episodi di “smemoratezza”, quasi sempre legati a giocate effettuate fisicamente in ricevitoria, potrebbero essere interpretati anche come un ulteriore segnale dei tempi che cambiano. Il mondo del gioco, infatti, ha visto una progressiva e significativa migrazione verso le piattaforme digitali.

La comodità di giocare da casa o tramite app, l’accesso immediato ai risultati e la gestione semplificata delle proprie scommesse spingono sempre più utenti verso il web. Anche per il SuperEnalotto molti giocatori oggi preferiscono affidarsi alle piattaforme di gioco online autorizzate proprio per avere un archivio digitale delle giocate e notifiche immediate in caso di vincita.

Questa tendenza offre un vantaggio non trascurabile proprio rispetto al problema delle vincite dimenticate. Come precisato da Mario Lollobrigida, direttore della Direzione Giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), il fenomeno delle mancate riscossioni riguarda quasi esclusivamente la rete fisica. Le vincite conseguite online, infatti, vengono generalmente accreditate in modo automatico sui conti gioco dei giocatori, eliminando di fatto il rischio di dimenticare di incassare un premio.

Ma a quanto ammonta in totale il tesoro dimenticato dai fortunati? I dati forniti dall’ADM sono eloquenti: nel solo 2022, a fronte di un monte vincite complessivo per tutti i giochi (SuperEnalotto, Lotto, lotterie, scommesse) pari a 32 miliardi di euro, la cifra corrispondente alle vincite non riscosse ha raggiunto i 145 milioni di euro.

Non far scadere la fortuna: tempistiche e procedure cruciali

Per evitare che un colpo di fortuna si trasformi in un rimpianto, è fondamentale conoscere le regole. Per il SuperEnalotto, così come per SuperStar, Si Vince Tutto ed Eurojackpot, il termine perentorio per reclamare una vincita è di 90 giorni solari, conteggiati a partire dal giorno successivo alla pubblicazione del Bollettino Ufficiale dell’esito del concorso. Superata questa soglia, il diritto alla riscossione decade irrevocabilmente. È importante notare che altri giochi hanno tempistiche differenti: 60 giorni per il Lotto, 45 per le lotterie istantanee, 180 per la Lotteria Italia.

La procedura per l’incasso varia leggermente. Per le vincite ottenute con una giocata in ricevitoria, è indispensabile presentare la ricevuta di gioco originale e integra, non danneggiata, insieme a un documento d’identità valido e al proprio codice fiscale.

Se la vincita deriva da una giocata online ma rientra nei casi che richiedono riscossione fisica (generalmente per importi superiori a 5.200 euro o specifiche promozioni), occorre presentare la stampa del dettaglio della giocata vincente (che riporta il codice univoco e l’identificativo del conto gioco), sempre accompagnata da documento e codice fiscale. Il pagamento avviene solitamente tramite bonifico bancario, e per il gioco online è soggetto a una verifica preventiva da parte di un’apposita commissione ADM.

Cosa succede ai premi non reclamati?

E cosa ne è dei premi che nessuno reclama entro i termini stabiliti? La normativa è chiara: le somme relative alle vincite non riscosse del SuperEnalotto e della maggior parte degli altri giochi vengono interamente versate all’Erario, contribuendo così al bilancio dello Stato. Esistono eccezioni specifiche, come per le scommesse ippiche, i cui importi non riscossi sono destinati al sostegno della filiera ippica, o per le lotterie istantanee e il Totocalcio, dove confluiscono nei montepremi dei concorsi successivi.

Il fenomeno delle vincite non incassate al SuperEnalotto è dunque una realtà tangibile, alimentata dalla distrazione e dalla mancata verifica, specialmente per le giocate fisiche e le iniziative speciali. Se da un lato il gioco online offre una soluzione pratica a questo problema grazie agli accrediti automatici, dall’altro emerge con forza la necessità di prestare attenzione.

Controllare attentamente la propria ricevuta, verificare non solo i numeri ma anche eventuali codici promozionali, e soprattutto rispettare la scadenza tassativa dei 90 giorni sono azioni fondamentali. Pena, la trasformazione di un potenziale sogno realizzato in un’amara e irrecuperabile dimenticanza, con un tesoro che finisce dritto nelle casse dello Stato anziché cambiare la vita di un fortunato giocatore. La fortuna può bussare, ma bisogna essere pronti ad aprire la porta in tempo.

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