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Haiti, sull’orlo di una guerra civile

Tempo di lettura: 2 minuti

Foto: EFE

Le sparatorie e la violenza armata in generale si sono intensificate in questi giorni in varie parti della capitale Port-au-Prince, ivi compreso l’aeroporto di Toussaint Louverture con le gang che tentano di occupare il terminal. Tutto questo accade con il Primo Ministro, Ariel Henry, in viaggio in Kenya dove si è recato per discutere il possibile invio di una missione multinazionale di sostegno alla sicurezza di  Haiti, non ha fatto sapere più nulla di sé, anche se si presume un suo repentino ritorno nella capitale.. Nelle ultime ore è aumentato anche il numero degli sfollati in fuga dagli scontri tra bande e Polizia nel centro della città, mentre continuano gli annunci di possibili attacchi da parte delle gang armate contro le istituzioni pubbliche, in special modo con gli attacchi contro due prigioni di Haiti, Capitale e Croix des Bouquets, le più grandi del paese, da cui sarebbero fuggiti circa 3.600 detenuti, molti dei quali capi di bande note per la loro estrema crudeltà. Scuole, università e istituti privati ​​e pubblici della capitale chiusi da lunedì; mentre l’esercito e la polizia sono stati schierati nell’aeroporto principale di Port-au-Prince, Toussaint Louverture, per affrontare le gang super equipaggiate con armamenti pensanti che stanno  tentando di prendere il controllo del terminal. Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha espresso profonda preoccupazione per il deterioramento della situazione della sicurezza a Port-au-Prince a seguito di un fine settimana di efferata violenza con gli attacchi contro infrastrutture durante il fine settimana, comprese le stazioni di polizia e due prigioni”. Secondo il Segretario generale dell’ONU, viene ribadita la necessità di un’azione urgente, in particolare nel fornire sostegno finanziario alla sicurezza multinazionale, approvata ma non diretta dall’ONU. La missione integrerebbe un gruppo di paesi con contingenti di polizia volontari che aiuterebbero la polizia haitiana a soddisfare le urgenti esigenze di sicurezza, e salvare un paese sull’orlo della guerra civile. Tra gli atti criminali spiccano rapimenti, omicidi di cittadini, violenza contro donne e bambini, saccheggi, furti di beni pubblici e privati.

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