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“Cinque curiosità sull’erba legale: dal passato al futuro”

"Scopri cinque fatti interessanti sull'erba legale, dalle leggi storiche di Thomas Jefferson e George Washington al potenziale futuro del mercato della cannabis legale"
Tempo di lettura: 3 minuti

In Italia il tema del CBD è al centro dell’attenzione: nonostante il consumo e la vendita siano legali grazie ad una legge, il Governo Meloni ha tutte le intenzioni di limitarne ulteriormente l’utilizzo con regole stringenti richiedendo ad esempio la ricetta medica. Mentre il primo tentativo di stop non è andato a buon fine per l’intervento del Tar del Lazio, si vocifera che nel 2024 il Partito Fratelli d’Italia torni alla carica.

Mentre cerchiamo di capire come evolverà la tematica dell’erba legale in Italia possiamo però approfondire alcune curiosità che forse non conosci sul CBD.

Per Thomas Jefferson era una fonte di benessere per il Paese

Il primo fatto curioso che dovresti conoscere riguarda Thomas Jefferson che tra il 1763 e il 1767 in Virginia ha emanato una legge in cui veniva richiesto ai proprietari terrieri di destinare obbligatoriamente una parte alla coltivazione della Canapa. Il prodotto, considerato da Jefferson un bene essenziale per il benessere e la protezione degli USA non solo era legale ma addirittura era obbligatorio coltivarlo. Oggi le cose sono cambiate: la coltivazione di erba in Virginia è illegale e si rischia la galera.

Accanto al sostegno di Jefferson, nel 1894 è arrivato George Washington in persona che in una lettera ha persino ringraziato il proprio giardiniere per aver salvato i semi di origine Indiana e averli piantati permettendo una fioritura ricca.

Potrebbe essere di supporto al contrastare l’inquinamento

Il tema green è tra i più caldi del momento: mentre si cercano modi per salvare il pianeta impattando sempre meno c’è chi sottolinea che se non fosse stata dichiarata illegale la coltivazione della canapa o limitata come è oggi, non dovremmo affrontare questa percentuale di inquinamento.

Contrariamente a quanto si pensi, oltre al consumo per benessere personale, può essere utile per realizzare oggetti e prodotti evitando l’uso di petrolio. Ne sono un esempio le reti da pesca che in passato venivano realizzate in versione eco-sostenibili proprio impiegando la fibra di questa coltivazione.

Tre nomi diversi ma stessa pianta

La conosciamo con il nome di Marijuana, Canapa e Cannabis. Molte volte si pensa, erroneamente, che si tratti di tre prodotti differenti ma in realtà la pianta è proprio la stessa. Il mutare dei nomi è dato dalla varietà di percentuale di THC contenuto all’interno. Esistono oramai moltissime genetiche di Erba legale in commercio in vendita nei diversi cannabis shop in italia.

Può essere fonte di reddito per lo Stato

Come dimostrato negli Stati Uniti, il mercato della cannabis legale può aiutare i bilanci: basti pensare che solo nel 2017 sono stati incassati 4,7 miliardi di dollari relativi alle tasse, senza contare gli oltre 200 mila posti di lavoro fissi che sono stati creati. In Europa e in Italia, il fenomeno è ancora ridotto ma potrebbe crescere se sostenuto adeguatamente e controllato in modo dettagliato.

Il primo jeans è stato realizzato con la canapa

Gli appassionati di moda resteranno a bocca aperta sapendolo ma sembrerebbe proprio che dietro al primo capo di jeans ci sia stato il tessuto proveniente da questa pianta. A produrli in è stata proprio l’iconica Levi’s che nel XIX secolo ha messo in vendita un pantalone con tasche di fibra di canapa.

 

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