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Circonvallazione Ibla, Comibleo: “Rimuovere segnaletica di sosta”

“Persiste ancora, purtroppo, la violazione delle norme di sicurezza stradale”
Tempo di lettura: 2 minuti

E’ scaduta lo scorso 31 ottobre la validità della sosta a pagamento di Ibla, ma non si è ancora provveduto alla rimozione di tutta la segnaletica di sosta lungo la circonvallazione Ottaviano, persistendo, purtroppo, la violazione delle norme di sicurezza stradale. E’ quanto evidenzia il Comibleo che inoltra una serie di richieste all’indirizzo del sindaco. “Il nostro comitato spontaneo di cittadini residenti nella città antica chiede – è chiarito in una nota – il ripristino della sicurezza stradale della circonvallazione Ottaviano, gravemente compromessa dall’ex assessore alla Polizia municipale a seguito della realizzazione in fretta e furia del parcheggio anche a pagamento su proposta degli operatori commerciali di Ragusa Ibla, per ben tre volte evidenziato nella delibera della Giunta municipale n. 283 del 7 giugno 2022, senza avere svolto un preliminare studio degli effetti che avrebbe avuto una simile decisione su sicurezza, salute, ordine pubblico, così come previsti dal decreto legislativo 30/04/1992 n. 285, C.d.S., dal dpr 16/12/1992 n. 495 regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della Strada, dal decreto del ministero delle Infrastrutture n. 6792 del 5/11/2001 che regola la realizzazione e le modifiche delle strade e dal dpr 503/96 sull’abbattimento delle barriere architettoniche; chiede, poi, l’eliminazione di tutti gli stalli di parcheggio dalla carreggiata; l’osservanza delle norme sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Infatti, come più volte segnalato, la discontinuità della carreggiata creata nella circonvallazione a seguito della rimozione del marciapiede a monte con sporgenze, rientranze, ostacoli e stalli di parcheggio longitudinali in curva e persino sui dossi, è in netto contrasto con il decreto del Mit sopra evidenziato, che prescrive in 7 metri la larghezza minima della carreggiata qualora percorsa dai mezzi di trasporto pubblico, e l’inderogabile condizione dell’esistenza di visuali libere e maggiore larghezza della carreggiata atta a consentire la sicura iscrizione dei veicoli nei tratti curvilinei. Inoltre, il 6° comma dell’art. 7 del decreto legislativo 30/04/1992, n. 285, C.d.S. statuisce che le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico, tutto al contrario di quanto attuato. Tutto ciò non consente la regolarità dei percorsi dei diversamente abili e ha peggiorato la sicurezza stradale ostacolando il normale scorrimento del traffico e soprattutto la regolare rapidità di intervento dei servizi medici di emergenza e protezione civile essendo l’unica via di accesso consentita a tali mezzi”.

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