
La nave “Aurora SAR” della O.N.G. Sea Watch, battente bandiera tedesca, ormeggiava presso il Porto di Pozzallo per consentire lo sbarco di 56 migranti di varie nazionalità, recuperati in mare in occasione di un soccorso effettuato il giorno prima, facenti capo ad un unico evento di salvataggio in acque S.A.R. maltesi a circa 50 miglia nautiche a nord-est dell’isola tunisina di Kerkennah. Le indagini hanno consentito di individuare lo scafista che si occupò della conduzione e della gestione dell’imbarcazione, risultato essere già sbarcato a Lampedusa il 10 ottobre scorso dove forniva diverse generalità e presentava richiesta di protezione internazionale a seguito della quale veniva trasferito presso una struttura di accoglienza in provincia di Roma.
Successivamente, neppure dopo un mese dal suo arrivo in Italia, è riuscito a tornare in Libia e da lì – come riferito dai migranti – ripartire il 5 novembre scorso alla volta delle coste italiane con il carico di migranti navigando sino a quando è terminato il carburante, per poi trovarsi alla deriva ed avere atteso un soccorso che è giunto dalla nave Aurora.
Al termine delle operazioni, la Squadra Mobile di Ragusa ha arrestato il 40enne egiziano per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e condotto presso la Casa Circondariale di Ragusa, in attesa della convalida del provvedimento restrittivo, successivamente convalidato.