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Premio InediTo: sono 5 i finalisti siciliani opere inedite

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Giunge all’atto finale il Premio InediTO – Colline di Torino, punto di riferimento in Italia tra i concorsi dedicati alle opere inedite, organizzato dall’Associazione Il Camaleonte di Chieri (TO) e diretto da Valerio VigliaturoDopo l’entusiasmante designazione dei finalisti alla Scuola Holden, nominati dal Comitato di Lettura presieduto da Valentino Fossati, che ha selezionato le 702 opere inviate dai 661 iscritti, la ventiduesima edizione si concluderà con la proclamazione dei vincitori sabato 20 Maggio ore 10:30 alla Sala Argento del Salone del Libro di Torino, e la premiazione ore 21:00 al Circolo dei Lettori di Torino attraverso la consegna dei premi e il reading dedicato alle opere dei vincitori.

Sono cinque i finalisti dalla Sicilia

Daniele Giustolisi (nato a Catania, vive a Bologna) per la categoria Poesia
Rossana Nicotra (nata a Piedimonte Etneo, CT, vive a Trecate, NO) per la categoria Poesia
Emanuele Cusumano (Palermo) per la categoria Saggistica
Margherita Ortolani (Palermo), per la categoria Teatro-canzone
Marco Boccia (Catania) per la categoria Teatro 

L’evento sarà preceduto venerdì 19 Maggio ore 19:30 alla Sala Arancio del Salone del Libro dalla presentazione in anteprima del romanzo Figlia di frontiera di Virginia Farina (vincitrice nel 2021 del premio speciale “Routes Méditerranée” nell’ambito del concorso letterario), ambientato in un piccolo paese tra l’Italia e la Francia protagonista del disperato percorso che alcuni migranti tentano per passare il confine. Parteciperanno all’incontro Efrem Bovo (UJCE), don Luigi Chiampo (Rifugio Migranti “Fraternità Massi” Oulx), e Ignazio Pappalardo di Edizioni Ensemble che pubblicherà l’opera grazie anche al contributo del premio.

Parteciperanno alla proclamazione e premiazione autorità e partner del Comitato d’Onore, la Giuria presieduta da Margherita Oggero e formata da Milo De AngelisMia LecomtePiersandro PallaviciniUbah Cristina Ali FarahAndrea DonaeraGiulia MuscatelliFederico VercelloneSusanna MatiRoberto LatiniLisa Ferlazzo NatoliLaura MuscardinMarco BoniniFausto (Coma Cose) nonché dai vincitori della passata edizione.

A interpretare gli estratti delle opere vincitrici saranno gli attori Enrico Dusio dell’Accademia dei Folli di Torino e Giovanna Rossi dell’Accademia dei Filodrammatici di Milano, accompagnati dai jazzisti torinesi Emanuele Francesconi (pianoforte) e Gianni Denitto (sax, elettronica), che sonorizzeranno il reading caratterizzante da sempre la cerimonia finale (cui hanno partecipato in passato ospiti prestigiosi come Giorgio Conte, Franco Branciaroli, Alessandro Haber, Gipo Farassino, Arturo Brachetti, Rita Marcotulli, David Riondino, Red Ronnie e Lella Costa. Mentre, in collaborazione con il Salone OFF, che ospiterà la premiazione nel programma, sono stati ospitati a Chieri gli scrittori Marc Augé, Andrea Vitali, Giuseppe Catozzella e Michela Marzano).

BIOGRAFIE DEI FINALISTI 

Myles di Daniele Giustolisi 

Nato a Catania nel 1989, è un giornalista e vive a Bologna. Oltre a contributi di critica letteraria e d’arte, ha pubblicato i saggi: L’officina del vivere. Attraverso il Diario di Angelo Fiore (Centro Studi Angelo Fiore, 2018) e Alla finestra. Sguardi, soglie e fratture tra pittura e cinema (Industria&Letteratura, in corso di stampa). In poesia ha pubblicato: Se poi dal buio uscisse il sole (Il filo, 2010) e Se scendevi per strada (Capire edizioni, 2019). Le poesie finaliste al Premio InediTO 2023 fanno parte di un nuovo libro.

Dei semi di Mintaka di Rossana Nicotra

È nata in Sicilia, alle pendici dell’Etna, nel 1981. Vive in Piemonte ed è un’insegnante. Ha pubblicato nel 2021 Sciara tagliente (RP Libri Editore, nella collana L’anello di Möbius diretta da Antonio Bux) che ha ricevuto diverse recensioni e note di lettura, tra cui una a firma di Franca Alaimo. E’ stata ospite in salotti letterari, tra i quali “La parola da casa”, programma dedicato alla poesia condotto da Giuseppe Cerbino e Federico Preziosi, ed ha partecipato ad eventi culturali. Alcune sue poesie sono presenti in antologie, su diversi lit-blog come “Di sesta e di settima grandezza- Avvistamenti di poesia” di Alfredo Rienzi, “Larosainpiu” di Salvatore Sblando, “Le parole di Fedro”, “Readaction Magazine”, “Bibbia d’Asfalto”, su riviste, tra cui “Avamposto”, e sono state tradotte in spagnolo e pubblicate dal Centro Cultural Tina Modotti. 

Teoria del complotto, Covid 19 e salute di Emanuele Cusumano

Nato nel 1997 a Palermo, tuttavia ha trascorso la sua vita prevalentemente ad Alcamo (TP), una cittadina di quasi cinquantamila anime al centro del Golfo di Castellammare. Appassionato sin da piccolo all’«essere umano» in tutte le declinazioni del suo agire e del suo sentire, ha ottenuto una laurea triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche nel 2019, e una laurea magistrale in Psicologia Clinica nel 2022, entrambe conseguite presso l’Università degli Studi di Palermo. Nella sua vita ha svolto sia attività di volontariato che di attivismo politico e sociale. Oggi, dopo aver completato uno specifico master, lavora come consulente aziendale nell’ambito delle Risorse Umane. Grazie alla sua tesi di laurea, nei fatti un saggio, ha altresì vinto il Premio di Laurea UAAR 2022 (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) e, recentemente, ha ricevuto una menzione speciale nell’VIII Premio Internazionale Salvatore Quasimodo.

Soldati di Margherita Ortolani

È attrice e drammaturga palermitana. Si forma al D.A.M.S/Spettacolo di Bologna e successivamente al Département des Arts du spectacle/Paris VIII e al Collège International de Philosophie a Parigi. Collabora ed ha collaborato con il Lab. Perm. di Ricerca sull’Arte dell’Attore di Domenico Castaldo (TO), PhoebeZeitgeist teatro (MI), Suttascupa (PA). Nel 2014, fonda BLITZ compagnia teatrale. Con i suoi lavori e scritture ottiene diversi riconoscimenti (Premio React Santarcangelo 2011, semifinalista Premio Scenario 2011, bando Indigeni PIM OFF 2015, finalista bando NdN – nuova drammaturgia Nuova 2016, menzione speciale Premio EXTRÊME CONTEMPORAIN 2021). Nel 2017 è a Dakar, tra le guide del progetto S.T.E.Y SENEGAL di Ravenna Teatro/Teatro delle Albe. Traduce dal francese il testo M’appelle Mohamed Ali del drammaturgo RD congolese Dieudonné Niangouna. Dal 2019 cura Costruzioni Fantastiche, spazio laboratoriale dedicato a scritture emergenti e divergenti, con particolare attenzione al teatro e alla drammaturgia. Il suo testo “La bellezza del giorno” è edito da Zerosismico. Il testo “Trash. Disinfettato, sterilizzato, asettico”, è pubblicato su PERLASCENA_non periodico per una drammaturgia dell’oggi.

Aspettando Go-Bot di Marco Boccia

48 anni e a seguire una carrellata di etichette proprie e improprie, tra quelle che gli stanno meglio addosso: siciliano d’origine, romano d’adozione, filosofo, antifascista, scrittore, drammaturgo, attaccante della nazionale calcio scrittori tra i meno prolifici della storia. Ha voluto rendere omaggio alle sue radici sicule andando a sfruculiare con sfrontatezza e irriverenza padrini e uomini di malaffare già nel 2007 con il libro”100 pizzini di Bernardo P. prima di andare a letto” (Baldini & Castoldi Dalai editore), che fa il verso all’arcaico e sgangherato sistema di comunicazione e di pensiero di un boss latitante, alter ego e parodia di Bernardo Provenzano. Ancora mafia e dintorni nel romanzo “Strano caso a Scordìa a mare”,di prossima pubblicazione, storia di una intrepida e stravagante messa in scacco del sistema di malaffare e collusioni di politica e mafia da parte di uno Charlot siciliano finito per caso in un gioco più grande di lui: un eroe per caso che riesce, insieme a un migrante africano, a mettere in atto un sabotaggio dei collaudati ingranaggi di politica e malavita. Nei panni del drammaturgo ha realizzato diverse pièce, alcune a tema storico e politico, altre, le più recenti, si interrogano invece sulla relazione tra uomo e macchina, tra umanesimo e intelligenza artificiale, ovvero ”Aspettando Go-Bot” e “La sfida”, entrambe realizzate nel 2023. Le pièce a tema storico e politico recuperano il piglio irriverente e caustico delle opere di narrativa con l’idea di teatro civile per restituire alla memoria, attraverso il diaframma della comicità, alcuni tra i più torbidi e controversi spezzoni della storia d’Italia. E così la commedia “Pane e golpe. La lunga notte del 7 dicembre 1970” (Aracne editrice, 2010), messa in scena al teatro Belli di Roma, ripercorre in chiave ironica e grottesca le fasi concitate del fallimentare colpo di Stato messo in atto da militari ed esponenti dell’estrema destra nel 1970. La pièce “29 settembre 1978. Operazione Papa” (del 2012), invece, plasma e deforma il mistero della dipartita (o fu omicidio?) di Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I per soli 33 giorni. La pièce “Una mattina mi son svegliato” (del 2014), rompe lo schema della fedeltà storiografica, per esibire, senza alcuna pudicizia, l’epica scalcinata fuori tempo e fuori luogo di quattro anziani terroristi rossi convinti di poter innescare ai giorni nostri la miccia della rivoluzione comunista. Sopravvissuti a sé stessi, alle proprie intransigenze e alle proprie miserie, tenteranno di tirare l’ultimo sberleffo al mondo che non sono riusciti a scalfire, che li ha messi da parte rendendoli inservibili e che li irride ancora una volta, provando a ignorarli e scavalcarli con i conflitti, le nuove contraddizioni e la minaccia terrorista del nuovo millennio. La pièce “Di tutti i colori prove tecniche di trasmissione” (del 2016) racconta invece una giornata particolare del 1977, quando la Rai mise in onda la prima trasmissione a colori, e al contempo impazza la protesta studentesca contro il sindacalista Lama, ospite indesiderato dell’Università La Sapienza di Roma. Ha inoltre collaborato alla realizzazione del Dizionario della comunicazione, (Carocci editore, 2013) e del Dizionario enciclopedico delle migrazioni nel mondo (SER, Società editrice romana, 2014). Altre pubblicazioni sono: la raccolta di poesie “Marchingegni” (Del Gallo Editore, 2002); i racconti “Il grande boom” (in “Parole in corsa”, Editore Full Color Sound 2004); “L’unucu ponti” (in “No ponte”, Città del Sole Edizioni 2005) “Verdume” (ne Il Romanista, 2010); Quaestiones inanes? in La formula della Sinistra, 2017.

A conferma dell’internazionalità del premio, gli autori iscritti sono nati o risiedono in Italia e all’estero (USA, Cuba, Venezuela, Norvegia, Svezia, Inghilterra, Irlanda del Sud, Germania, Francia, Olanda, Belgio, Svizzera, Austria, Polonia, Portogallo, Spagna, Grecia). 63 i finalisti, 56 in gara nelle varie sezioni e 7 per i premi speciali “InediTO Young” destinato ad autori minorenni (consistente in una penna stilografica offerta da Aurora Penne) e “InediTO RitrovaTO” a un’opera inedita di scrittori non viventi (conferito nelle passate edizioni a Primo Levi, Alfonso Gatto, Italo Svevo e Alessandro Manzoni), che sarà assegnato quest’anno al documento inedito La liberazione di Caterina di ser Piero da Vinci.

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